Valter Moretti ha scritto nel messaggio <37EF7F54.1077_at_science.unitn.it>...
> Bruno Cocciaro ha scritto:
>> fra coloro i quali conoscono la teoria della relativita'
>> non c'e' accordo nel definire l' "ambito" della
>> relativita' generale:
>> 1) ogni volta che si ha a che fare con le accelerazioni entriamo
>> nell'ambito della relativita' generale;
>> 2) la relativita' generale e' la teoria della gravitazione, cosi' che
>> si puo' benissimo parlare di accelerazioni nell'ambito della
>> relativita' ristretta.
>> Il punto di scarso interesse qui di cui parlavo sopra e' che,
>> fra i conoscitori della teoria, non c'e' accordo nell'accettare
>> la convenzione 1) o 2);
>Invece vorrei sapere se quando dici che c'e' disaccordo tra i
>"conoscitori" della teoria ti riferisci alla comunita' scientifica
>cioe' agli "addetti ai lavori".
Si', mi riferisco a loro, e io, opportunamente, mi chiamo fuori.
>Te lo chiedo perche' a me non risulta che ci sia qualcuno in tale
>ambiente che sostenga o possa sotenere che la relativita' generale
>si debba tirare in causa *ogni* qual volta si abbia a che fare con
>accelerazioni.
Probabilmente sono stato un po' eccessivo, oltretutto la questione e'
da "addetti ai lavori" e io la conosco solo per sommi capi, pero'
la fonte da cui ho tratto quello che so a proposito e' autorevole:
e' il nostro caro Elio alla pagina
http://astr17pi.difi.unipi.it/~elio/divulgazione/relgem/relgem1.htm
Detto questo rimanderei a quanto affermato li' da Elio, precisando il
fatto che, dopo una piu' accurata lettura, io stesso direi di non ravvisare
in quelle pagine una conclusione cosi' drastica come quella da me riportata
nel vecchio post (secondo alcuni "ogni volta che si ha a che fare con le
accelerazioni entriamo nell'ambito della relativita' generale").
Noto inoltre che anche Elio parla di due opzioni (non banalmente
riconducibili alle due riportate da me, ma un attimino piu' sottili direi:
la prima opzione e' legata alla "covarianza generale", non alla
possibilita' di parlare o meno di accelerazioni; non so se esiste
qualche "purista" che ritiene di ricadere nella RG ogni volta che
si parla di accelerazioni, io penserei di no, pero' con esattezza
non lo so)
e dice che, a seconda di quale delle due opzioni si sceglie, il
paradosso dei gemelli potrebbe anche ricadere, almeno
in parte, nella RG
(per inciso, Elio sceglie l'opzione secondo la quale
il paradosso concerne esclusivamente la RR, che e'
poi anche l'opzione scelta da te, non da Born se ho ben
capito).
Spero sia risultata chiara almeno l'intenzione del mio vecchio post
che era quella di dire che un ragionamento del tipo:
1) I "relativisti" dicono che il paradosso dei gemelli si risolve
all'interno
della RR;
2) la RR non tratta le accelerazioni;
3) il paradosso dei gemelli si risolve (secondo i "relativisti") senza
tenere
conto delle accelerazioni (infatti le accelerazioni nemmeno compaiono
nella formula del ritardo temporale)
e' una accozzaglia di cose piu' o meno imprecise che arrivano ad una
conclusione errata:
a) intanto non tutti i "relativisti" sono concordi nel definire l'ambito
della RR;
b) la RR "tratta" le accelerazioni secondo tutti i "relativisti" (come tu
hai
precisato, a parte l'eventuale esistenza di "puristi") certamente secondo
quelli che sostengono che il paradosso dei gemelli ricade in toto nella RR.
>Ciao, Valter Moretti
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
email:nospamb.cocciaro_at_leonet.it togliere "nospam" per avere il
corretto indirizzo.
-------------------------------------------------------------------------
Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
Li spingemmo oltre il bordo. E volarono.
--------------------------------------------- (G. Apollinaire)
Received on Mon Oct 04 1999 - 00:00:00 CEST