Re: La fisica moderna e' strana? (WAS Re: Vi prego , aiutatemi!

From: <lunogled_at_hotmail.com>
Date: 1999/09/27

> Quindi, a pensarci bene, un mondo
"non-relativistico"
> sarebbe molto piu' strano: Ogni misura
temporale
> sarebbe per forza di cose soggettiva, e
l'intensita'
> dell'elettromagnetismo varierebbe con una
velocita'
> assoluta ,anche se tutto il sistema e'
in
>
movimento
> (il che significa, fra l'altro, che si
potrebbe
> creare e distruggere energia)^

:A me sembra un punto di vista un po' eccessivo. L' argomento suona
quasi
:teleologico ( le cose sono cosi' per una certa finalita'). Di fatto
non
:mi risulta che ci sia alcuna impossibilita' logica per un
mondo
:"classico". Il punto e' che stiamo parlando di fisica e quindi sono
gli
:esperimenti a dirci quale alternativa e' quella in grado di darne
conto.

D'accordo... eccetto che spesso si parla di paradossi e
contraddizioni (in realta', per ora, solo
apparenti) derivanti da teorie moderne come la relativita' e la
meccanica
quantistica (gemelli, Einstein-Podolsky-Rosen ecc.)
Ho sempre avuto il sospetto che, in realta' ,un mondo "classico",
se si guarda abbastanza in profondita', presenta paradossi e
contraddizioni
ancora piu' grossi.

:In un mondo 'Newtoniano' con possibilita' di trasmettere le
interazioni
:in modo istantaneo, non ci sarebbe alcun problema a
sincronizzare
:orologi: ci sarebbe un "segnale orario" trasmesso istantaneamente
in
:tutto l' universo, la gente regolerebbe gli orologi e questi
sarebbero
:sincronizzati senza tutti i problemi della relativita'
:-)

Due obiezioni:

a) che significa, in un mondo 'Newtoniano' la velocita' infinita?
Un mondo newtoniano permetterebbe il raggiungimento di qualunque
velocita'
finita, ma non esiste una trattazione di velocita' infinite

b) La relativita' della simultanieta' vale pure per un mondo
newtoniano, ed
e' proprio ad essa che si deve l'"impossibilita' di sincronizzare
orologi"
(e ,a pensarci bene, la relativita' della simultanieta
rende impossibili anche le velocita' infinite).

> Fra l'altro, un discorso simile si puo fare
per
> la meccanica quantistica: l'entropia, intesa
come
> misura del numero di microstati, sarebbe
impossibile
> da definire coerentemente in un mondo in
cui
> si puo misurare simultaneamente le posizioni e
velocita'
> di qualunque
particella.

:Qui dissento completamente: la meccanica statistica classica riesce a
definire
:l' entropia ignorando completamente il principio di indeterminazione.
Boltzman
:e Gibbs hanno scritto le loro opere decenni prima di Heisenberg &
Co.

Scusa, non mi sono spiegato bene:
Non ho detto che senza la meccanica quantistica la meccanica statistica
e'
impossibile, ma che un'approfondimento della meccanica statistica senza
meccanica quantistica conduce a profonde contraddizioni:

Se si puo misurare tutte le quantita' senza indeterminazioni, che
differenza
c'e fra "macro-stato" e "micro-stato"?
Il confine fra macro e micro non sarebbe forse dipendente dalla
precisione dell'osservazione?
(Il principio di indeterminazione, invece, permette stati OGGETTIVAMENTE
INDISTINGUIBILI da definire macro-stati).

E quindi, anche la definizione di entropia (che qui intendo come numero
di micro-stati) va a farsi benedire: Dopotutto, un'osservatore a
"livello atomico" non riuscirebbe a capire perche una
tazza intera e' uno stato "piu' ordinato" di una tazza rotta.
Ci vuole la meccanica quantistica a dire che ,a tale livello, il
concetto
stesso di osservazione puo cadere.

Saluti

GT


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