Enrico Maria Giordano <e.m.giordano_at_flashnet.it> wrote in message
37E6D75A.90662F94_at_flashnet.it...
>
> ...
>
> Per controllare la presenza di queste perturbazioni basterebbe inviare
> due aereoplani a velocit�, ad esempio, una il doppio dell'altra. Se i
> due orologi rallentassero entrambi in accordo con la Relativit� allora
> significherebbe che non ci sono perturbazioni, a meno che le stesse non
> abbiano una relazione precisa con la velocit�, cosa che le renderebbe
> probabilmente indistinguibili dagli effetti relativistici.
Forse sarebbe meglio far raggiungere a due aerei la stessa velocit� nello
stesso tempo (ossia con fasi di accelerazione e decelerazione uguali),
quindi far compiere ad uno 1h di volo mentre all'altro 2h.
In questo modo fai subire gli stessi effetti di accelerazione agli orologi
dei due aerei, per cui diventa sufficiente sottrarre lo scarto di quello che
ha atterrato dopo con lo scarto di quello che ha atterrato prima per
valutare il puro effetto relativistico dovuto alla permanenza per 1h alla
velocit� di crociera.
Se anzich� usare due aerei fai due voli con lo stesso aereo (e lo stesso
orologio), riduci di molto anche gli eventuali errori introdotti dagli
inevitabili scarti 'intrinseci' degli orologi.
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Giampaolo Tomassoni Information Systems Consultant
P.za 8 Aprile 1948, 4 Tel/Fax: +39 (578) 21100
I-53044 Chiusi (SI) e-mail: tomassoni_at_geocities.com
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Received on Wed Sep 22 1999 - 00:00:00 CEST