Giampaolo Tomassoni wrote:
Anche se siamo OT rispondo per una questione di correttezza (speriamo di
non rompere troppo il moderatore ;-))
> > Qui hai ragione, su certi agomenti non si puo' fare divulgazione o c'e'
> > il dovuto formalismo matematico o nulla.
>
> Ma no. Le trasmissioni di Piero Angela, il quale ha senz'altro avuto il
> pregio di sapersi circondare di capaci esperti, hanno certo reso fruibile
> pi� di un argomento di fisica generalmente considerato improponibile al
> grande pubblico, tralasciando quasi del tutto gli aspetti matematici del
> problema.
Il fatto e' che c'e' gente che sta da una parte e la matematica dall'
altra, pero' si iscrivono a fisica perche' hanno visto Quark :-( (e poi
mollano)
> Certo, non erano lezioni di Fisica.
Ma dai, ti ricordi quella volta che hanno messo 4 o 5 persone del
pubblico una sopra l' altra e dicevano che erano sottoposte a "2g, 3g,
4g...". Roba da spararli.
In fisica c'e' tanta divulgazione deleteria; si imparano cavolate e poi
bisogna disimpararle per fare posto alle interpretazioni corrette.
Io dico ok alla divulgazione corretta, (intendo semplificata, ma
semplificare non vuol dire introdurre errori).
Questo problema e' importante perche' certi strafalcioni si vedono anche
nei libri per le superiori. Per esempio se tu non vuoi fare un discorso
complesso sulla massa mi va bene, ma se ti metti a dire che la massa e'
la quantita' di materia di un corpo, allora metti in testa idee
sbagliate (e questa definizione e' molto frequente).
> Ma hanno reso affascinante questa
> materia a molti abbonati televisivi della mia generazione. Anzi, dir� di pi�
> (mi voglio rovinare!). Credo che se la fisica riesce ancora ad ottenere le
> sovvenzioni per la ricerca che ottiene, in parte il merito sia anche di
> quelle trasmissioni. (Bravo Angela!)
Macche'. Il mondo della ricerca e' smosso da ben altri interessi; si fa
troppa ricerca applicata che e' finanziata dai privati (e spesso anche i
risultati di tali ricerche lo sono...).
Certo meglio vedere Angela che tutti i filmetti a base di genitali
mashili e femminili (cioe' il 90% dei film) che ci propinano ogni
giorno.
> > Probabilmente sara' vero che Z. ha agganci a livello politico (almeno a
> > giudicare da come e' diventato "famoso" grazie alla tv) pero' credo che
> > molti lo disprezzino per il solo fatto di essere religioso.
>
> Dici? Io penso che sia perch� tende a mischiare le due cose...
MMMhh.. Alcuni forse lo criticano per questo, altri solo perche' e'
religioso.
>
> > Bisogna smetterla di accomunare il credente ad una sorta di credulone,
> > di mago etc.
> > Molti fisici del passato, che consideriamo dei genii, erano
> > profondamente religiosi.
>
> Ma mai hanno tentato di 'spiegare' Dio tramite la fisica: hanno sempre
> tenuto le due cose ben separate. Magari Galilei avesse potuto far passare in
> sordina l'aspetto religioso delle sue scoperte!
Non so quanto le abbiano tenute separate.
I concetti di spazio e tempo assoluti di Newton hanno un vago (si fa per
dire) sapore religioso e N. scrisse un intero trattato sull' Apocalisse.
> Il vero errore per un fisico, a mio parere, non � professare una religione
> (ch� � una libera e personalissima scelta),
non tutti la pensano cosi'. E. Fabri, la cui preparazione non si discute
( e non certo per principio d' autorita' come vorrebbero certi
pseudoscienziati di it.scienza, ma perche' ha piu' volte dimostrato le
sue conoscenze), una volta mi disse che avrei trovato seri problemi a
far mia la mentalita' della fisica (o che avrei avuto problemi alla
facolta' di Fisica, ora non ricordo esattamente) per il mio essere
credente.
> ma utilizzare la fisica per
> giustificarla. Secondo me � sbagliato anche dal punto di vista religioso: la
> religione Cattolica, suppongo come molte altre, si basa sui Dogmi, i quali
> devono essere accettati cos� come sono: senza spiegazione. In altri tempi,
> tentare di dissolverne il Mistero poteva passare per eresia.
Qui bisogna fare un discorso complesso che starebbe meglio in ICC. Mi
limito a fare alcune considerazioni.
Tentare di giustificare dogmi o credenze con la scienza e' inutile e
dannoso e qui concordo; infatti se uno pretende di dimostrare
scientificamente fatti come l' unita' e la trinita' o la
transustanziazione non ottiene nulla o peggio arriva alla conclusione
che Dio non esiste. Il punto e' che la scienza non ha gli strumenti
adatti a fare queste inadagini e dunque ottiene, se le fa, risultati
errati.
Detto cio' i religiosi non respingono le "conquiste" della scienza
perche' queste possono essere interpretate come prove dell' esistenza di
Dio (ovviamente in questo caso il termine "prova" non e' da intendersi
nel senso scientifico, non puo' esserci il rigore della scienza).
Il religioso puo' interpretare come "prove" dell' esistenza di Dio tutti
i fenomeni osservati.
Prendi l' evoluzionismo, i religiosi accettano tale teoria
tranquillamente (a parte ovviamente l' origine dal caso) perche' hanno
capito che sarebbe assurdo rigettare per intero una teoria che ci spiega
svariate cose.
Uno potrebbe dire anche: "l' uomo pur nella sua perfettibilita' e' un
essere con un' alto grado di perfezione e quindi che cosa e' se non il
frutto di una mente superiore?"
Quanto a cio' che succedeva in altri tempi devo dire purtroppo che la
Chiesa ha fatto grossi errori, legati forse anche alla mentalita' dell'
epoca. Penso a Galileo, dire che la terra non era al centro dell'
universo voleva dire far crollare una serie di "primati" che ad alcuni
potevano far comodo (se la terra e' al centro dell' universo allora e'
un "macrocosmo" e quindi l' uomo e' un "microcosmo" cioe' l' essere
privilegiato dell' universo; ma l' uomo e' sottomesso a Dio e Dio e'
"rappresentato" sulla terra dalla Chiesa e quindi questa ha tutti i
privilegi...)
E' ovvio che le scoperte Galileiane hanno dato una botta a tutto il
sistema di privilegi, che all' epoca esisteva nelle gerarchie
ecclesistiche che , ci tengo a precisarlo, derivava dalla stoltezza
umana e dall' attaccamento al potere, perche' Cristo ci ha insegnato la
poverta' apostolica...
Tuttavia credo che anche la questione di Galileo sia stata volutamente
amplificata per screditare ulteriromente la Chiesa.
Un bel momento le gerarchie ecclesistiche hanno dovuto capire che la
Bibbia non spiega COME va il mondo e che la Chiesa non deve pretendere
di dare spiegazioni su certi fatti e (anche se di recente) il Papa ha
chiesto scusa per gli errori della Chiesa.
>
> Quello che carboni intendeva dire nel secondo paragrafo del suo messaggio �,
> secondo me, che gli scienziati che impiegano le loro conoscenze di fisica
> per avvallare le credenze religiose sono fusi. In questo penso che abbia
> senz'altro ragione...
Ti rimando a quello che ho appena detto. Uno puo' interpretare i fatti
che vede con la scienza ma usarli come "prova" dell' eseistenza di un
DIO.
Questo comunque non e' sempre facile, anche perche' noi ci troviamo
sotto agli occhi degli indeterminismi che si scontrano con una logica
divina finalista. Il punto e' che l' uomo e' ben lungi dall' aver capito
tutto e puo essere sempre che in futuro riuscuremo ad inquadrare in
modelli deterministici cio' che ora spieghiamo bene con modelli non
deterministici. Ad ogni modo anch' io penso che (tolti certi settori di
confine fra scienza e religione) l' ipotesi di un Dio in generale non
sia necessaria a spiegare fenomeni scientifici (e guai se la scienza
dovesse diventare teologia!).
Scusate l' OT e la lunghezza.
>
> Ciao,
Ciao A.S.
Received on Mon Sep 20 1999 - 00:00:00 CEST
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