Luca wrote:
> L'unica
> spiegazione che mi viene in mente � la resistenza dell'aria, che � approx.
> proporzionale alla velocit�.
Esatto: a regime, la forza propulsiva eguaglia quella di resistenza
viscosa del mezzo in cui si muove; attenzione per� ad affermare che la
forza di resistenza dell'aria � proporzionale alla velocit�, perch� in
certi regimi di moto, detti turbolenti, tale forza � proporzionale al
quadrato della velocit�!
> E' data dal prodotto della coppia e dei giri. Cos'� questa coppia?
Usiamo un po' di analisi dimensionale.
Affermi (correttamente) che potenza=coppia x giri.
Dunque [watt]=[coppia] x [tempo]elevato(-1).
Ovvero [coppia]=[watt] x [tempo]; la coppia � dimensionalmente uguale ad
un'energia.
In realt� la cosiddetta coppia non � altro che il momento di una forza.
> Siccome alla fine l'energia � forza per spostamento, allora se
> impedisco ad un'auto di muoversi, il lavoro � nullo e la potenza del motore
> � sempre zero? Mi sembra strano...
L'approccio non � corretto.
Perch� un'auto non si muove?
Equazione cardinale della statica: assimilando la nostra auto ad un
punto, essa sar� in equilibrio (nella fattispecie ferma) se la
risultante delle forze applicate � nulla.
Dunque, non � che il motore non eroghi potenza: il fatto � che anche tu
stai erogando una potenza tale da impedire lo spostamento dell'auto; �
il lavoro compiuto dal sistema nel suo complesso ad essere nullo e non
gi� quello della parte di sistema corrispondente al mezzo di
locomozione.
--
"There are more things in heaven and heart, Horatio,
that are dreamt of in your philosophy"
(W. S., Hamlet)
Received on Fri Sep 03 1999 - 00:00:00 CEST