Re: Interferometria per distanze

From: (wrong string) � <stecrimi_at_tin.it>
Date: 1999/08/31

On 25 Aug 1999 17:57:46 +0200, "Massimo Zampato"
<zampato.m_at_tecnomare.it> wrote:

>1) C'e' qualcuno che sarebbe in grado di spiegarmi come potrei
>calcolare le distanze e/o velocita' relative in termini concreti
>usando sistemi di questo tipo ?

Consideriamo un interferometro ottico, in cui si utilizza luce
*COERENTE*. (un laser). Con un separatore di fascio separiamo il
fascio iniziale in due fasci. Uno viene inviato su uno specchio fisso,
l'altro su uno specchio solidale col corpo di cui vogliamo misurare la
distanza (si presume che l'orientamento di tale specchio non vari).
Per avere una idea, considera il seguente schema (dove le freccie
indicano i versi di percorrenza della luce, e * sostituisce la freccia
verso il basso):


           SPECCHIO FISSO
                 |
                 ^
                 |
                 *
                 | /
                 |/
LASER----->------/----<--->---SPECCHIO MOBILE
                /|
               / |
                 |
                 *
                 *
             RIVELATORE

Il rivelatore misura il fascio ottenuto dall'interferenza dei due
fasci riflessi dagli specchi. Tale interferenza e' funzione della
differenza di cammino ottico, quindi, nota la distanza dello specchio
fisso, e' possibile determinare la distanza dello specchio mobile,
ossia dell'oggetto.

Bisogna per forza usare luce? Non vanno bene altre onde
elettromagnetiche? Certo che vanno bene! Ma teniamo conto che e'
piuttosto difficile e costoso fare un rivelatore che possa distinguere
l'intensita' all'interno della figura di interferenza: molto piu'
semplice notare minimi e massimi di tale figura; pertanto tanto piu'
piccola e' la lunghezza d'onda usata, tanto piu' precisa puo' essere
la misura (l'incertezza sulla distanza e' dell'ordine di grandezza
della lunghezza d'onda).
Received on Tue Aug 31 1999 - 00:00:00 CEST