R: Freddo

From: Giampaolo Tomassoni <change_this_to_my_last_name_at_ftbcc.it>
Date: 1999/08/30

Alberto Carboni <spacemail_at_tiscalinet.it> wrote in message
7pro7b$579$1_at_aquila.tiscalinet.it...
> E' solo un idea e forse non ha alcun valore scientifico, anzi se la
ritenete
> valida vi pregherei di farmelo sapere......ho pensato: se il meccanismo di
> un fornetto a microonde sta nel generare campi magnetici che ad alta
> frequenza mutano la loro posizione (scusate se la terminologia non � delle
> migliori) agitando cos� le molecole dell'acqua contenute nei cibi col
> risultato di riscaldarli, utilizzando un campo magnetico fisso o un onda
> elettromagnetica ad alta energia, ma a basissima frequenza si potrebbero
> invece immobilizzare le molecole dell'acqua ottenendo un congelamento
molto
> pi� veloce del solito, gli scopi sarebbero moltissimi per dirne
> uno..l'ibernazione di un uomo...ma non sto troppo a fantasticare visto che
> con molta facilit� potrebbe rivelarsi un fiasco.
> Comunque se ci vedete qualcosa di buono rispondetemi, magari via e-mail
> GRAZIE, Alberto

La scelta di una particolare frequenza per il campo elettromagnetico usato
nei forni a microonde per riscaldare l'acqua � dovuto al fatto che a quella
frequenza la molecola d'acqua assorbe energia dal campo.

In effetti, l'uso di una frequenza completamente diversa in generale non
sortisce alcun effetto.

Esistono, tuttavia, dei metodi per il raffreddamento stocastico di molecole
che adottano un campo elettromagnetico ad una frequenza la cui energia � un
po' inferiore ad uno dei picchi di emissione della molecola stessa. Le
molecole la cui energia interna sommata a quella di un fotone del campo �
maggiore od uguale a quella corrispondente al picco di emissione tende con
una certa probabilit� ad assorbire il fotone del campo e, immediatamente
dopo, ad emetterne uno con l'energia del picco di emissione. Il risultato
netto � che l'energia interna della molecola diminuisce.

Il processo pu�, entro certi limiti, essere ripetuto di volta in volta
aumentando leggermente la frequenza del campo elettromagnetico, cos� da
indurre sempre di pi� le molecole al raffreddamento.

Una variante di questo metodo viene oggi usato anche per 'intrappolare'
atomi, molecole o ioni all'interno di una 'gabbia di luce' composta da tre
fasci laser di particolare lunghezza d'onda.

Per quanto riguarda il raffreddamento di organismi complesi, bisogna tener
presente che questo metodo richiede la costruzione di un campo
elettromagnetico la cui frequenza � in relazione con i picchi di emissione
ed assorbimento del particolare atomo, ione o molecola che si vuole
raffreddare. Dato che un organismo pluricellulare si compone di miliardi di
tipi diversi di molecole, ognuna con peculiari picchi di assorbimento ed
emissione, mi pare difficile estendere questo metodo di raffreddamento a
strutture cos� complesse, ma chissa...

Ciao,

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Giampaolo Tomassoni Information Systems Consultant
P.za 8 Aprile 1948, 4 Tel/Fax: +39 (578) 21100
I-53044 Chiusi (SI)  e-mail: tomassoni_at_geocities.com
ITALY
homepage: http://www.geocities.com/Eureka/Park/2209/
Received on Mon Aug 30 1999 - 00:00:00 CEST

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