Innanzitutto grazie per la risposta.
Il 21/11/2012 14:41, El Che ha scritto:
> On Sat, 17 Nov 2012 22:53:38 +0100, Persio wrote:
>
>> Per gli esperti in fisica la mia è sicuramente una domanda stupida, ma
>> essendo una mia vecchia curiosità provo a sottoporvela con la speranza
>> di avere almeno una risposta sommaria. Riguarda l'esperimento di
>> Galileo sulla caduta dei gravi.
>>
>> Per darmi una spiegazione del motivo per cui sfere di volume uguale, ma
>> costituite da materiali aventi peso specifico diverso, cadono alla
>> stessa velocità
>
> Accelerazione, non velocità.
Ehm, è vero.
>> ho formulato l'ipotesi che questo è dovuto al fatto che
>> la forza di attrazione gravitazionale viene esercitata allo stesso modo
>> e con la stessa intensità su ogni singola particella costituente il
>> corpo che sia ad essa soggetta.
>> Per questo motivo la velocità di caduta è la medesima per qualunque
>> corpo, perché è la medesima per ciascuna delle particelle soggette alla
>> forza di attrazione gravitazionale che lo compongono.
>> Se questo è vero allora il peso specifico di un materiale è direttamente
>> proporzionale alla densità di particelle componenti soggette alla forza
>> gravitazionale nell'unità di volume. E' giusto?
>
> Sì, ma detta così vale solo se le "particelle" (quali sono? Gli atomi?)
> sono tutte di uno stesso tipo. Per corpi composti da due tipi di
> particelle (per esempio) questa proporzionalità già non vale.
>
>> Non infierite.
>
> C'è una ragione matematica abbastanza semplice per ciò che chiedi. La
> forza che la Terra (di massa "Mt") esercita su un corpo di massa "m" è
> dato da una legge del tipo
>
> F=K*m*Mt
>
> dove K è una "costante", nel senso che se siamo in prossimità della
> superficie terrestre varia di molto poco con l'altezza. Adesso,
> l'accelerazione "a" che subisce un corpo di massa "m" sottoposto ad una
> forza F è data dalla seconda legge di Newton:
>
> a=F/m
>
> Se la forza è data dalla prima espressione si trova allora
>
> a=F/m=K*m*Mt/m=K*Mt
>
> ossia, a=K*Mt; questa espressione, come vedi, non contiene la massa del
> corpo, quindi l'accelerazione non dipende da detta massa, ossia è uguale
> per ogni corpo.
Per quanto ne capisco questa è una espressione matematica che formalizza
un fenomeno fisico, è la descrizione matematica di una osservazione
empirica che non da conto dei motivi per cui il fenomeno fisico
ossservato si manifesta con certe modalità. Ne prende atto e basta.
La mia curiosità riguarda invece i motivi derivanti dalla struttura
della materia per cui l'accelerazione alla quale sono sottoposti i corpi
è indipendente dalla massa dei medesimi.
L'ipotesi che ad essere soggette alla attrazione gravitazionale siano un
certo tipo di particelle tra quelle facenti parte del corpo, non tutte,
e che ciascuna di queste particelle sia sottoposta in uguale misura alla
forza di attrazione gravitazionale, tenta invece di dare un abbozzo di
motivazione al fenomeno.
Immagina due sfere di plastica di dimensione diversa, ciascuna delle
quali contiene un certo numero di piccoli magneti orientati nello stesso
verso. Anzi, per semplificare, immagina che questi piccoli magneti
siano puntiformi e non abbiano due polarità ma una sola. Poste in
prossimità di una lastra di ferro le due sfere sarebbero attratte con
forza proporzionale al numero di magneti che contengono, ma
l'accelerazione impressa sarebbe la stessa, perché la stessa la forza
agirebbe su ciascuno dei magnetini che contengono. In sintesi
l'ipotesi è questa: che l'attrazione gravitazionale agisce con uguale
intensità su ciascuna delle particelle soggette ad essa che fanno parte
in diversa misura di tutti i corpi. La formalizzazione matematica di
Newton potrebbe quindi essere espressa in modo diverso, forse.
> Saluti!
Ciao.
--
Sostieni Rete ECO
http://rete-eco.it/it/sostienici.html
--
Sostieni Rete ECO
http://rete-eco.it/it/sostienici.html
Received on Tue Nov 27 2012 - 19:59:21 CET