Paolo Cavallo ha scritto:
> Difficile che qualcuno sostenga che il fatto che un corpo caldo abbia
> una massa maggiore di un corpo freddo permetta di interpretare
> l'energia interna legata ai moti e alle interazioni molecolari! Ma
> sarebbe la stessa cosa.
Ancor piu' evidente l'analogia con le reazioni chimiche.
Ci vado battendo sopra da trent'anni, ma c'e' gente assolutamente
impermeabile a qualsiasi riesame critico delle idee che si e' ficcate
in testa chissa' come.
Ma perche' *questa* gente deve avere la responsabilita' di scrivere
queste famose "indicazioni"?
Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Ovviamente concordo con quanto sopra, forse un motivo di questa
> associazione sta nel fatto che le reazioni nucleari sono gli unici
> fenomeni per i quali si possa attualmente misurare sperimentalmente il
> difetto di massa corrispondente alla variazione di energia interna del
> sistema.
Questo e' verissimo, ma la mia idea e' che nella testa di questa gente
ci sia un pensiero diverso: che il difetto di massa e' la causa (o la
spiegazione) della possibilita' di ricavare energia dalle reazioni
nucleari.
> Aggiungo che queste indicazioni nazionali sono secondo me in gran
> parte fumo negli occhi, difficile credere che si possano applicare
> integralmente nella stragrande maggioranza dei casi concreti,
E' vero, ed e' *sempre* stato cosi', sotto qualunque ministro.
Gli insegnanti lo sanno benissimo, e neppure le leggono.
Le leggono invece gli editori, che ci costruiscono sopra i libri di
testo, che poi gli inseganti adottano :-(
Ma non si deve reagire a questo malcostume?
Al fatto che la stesura di queste "indicazioni nazionali" (che una
volta si chiamavano "programmi" sia affidata a degli emeriti
ignoranti?
Uso questa parola a ragion veduta, perche' dimostrano di ignorare non
solo una questione di relativo dettaglio come questa, ma tutto il
campo della ricerca didattica, che bene o male delle idee meno piatte
e banali di quelle li' scritte le ha pure sapute proporre.
--
Elio Fabri
Received on Tue Jun 08 2010 - 21:08:22 CEST