Re: Costanza del valore di c (vel. luce)
In data 29 Jun 1999 18:25:35 +0200, Giovanni ha scritto sul newsgroup
it.scienza.fisica:
--------omissis-------
>(c-V) (c-V)
>------------ = ---------- c (1)
>(c-V)/c (c-V)
>
Scusa, ma poiche' parliamo della luce, la sua velocita' non tende a c
ma vale sempre esattamente c fin dal primo momento temporale e dal
primo punto spaziale della formazione dell'emissione del segnale
luminoso stesso, come gia' ti ho specificato ogni volta nel
risponderti poiche' sempre eludi il punto.
Nel caso dell'emissione di un segnale luminoso mi pare si abbia sempre
e costantemente che V=c senza ricorrere ad alcuna operazione di limite
od al calcolo differenziale; perche' non operi tutte le dovute
sostituzioni V=c che sappiamo essere note e costanti fin dai valori
iniziali dello sviluppo matematico?
>semplificando i due termini uguali della frazione, rimane c
>
cioe' nella (1) semplificando al numeratore (c-V) che sappiamo valere
zero fin dall'inizio, con il valore (c-V) del denominatore che
sappiamo valere anch'esso zero...
------omissis-----
>Ora ti ho esplicitato tutti i passaggi uno per uno.
>Come vedi non si arriva affatto alla forma:
>
> 0
>---
> 0
>
Ora che ti ho esplicitato quanto vale fin dall'inizio la tua
semplificazione, direi che invece ti ritrovi proprio a maneggiare
0 (c-V)
l'espressione --- sotto la forma ------ * c (2)
0 (c-V)
Siccome V non tende al valore c ma vale V=c fin dall'inizio della
emissione del segnale, a me pare che il tuo sviluppo matematico (1) e
(2) valga invece fin dall'inizio
0
--- moltiplicato per una costante di valore c, il che dal punto di
0
vista della correttezza dello sviluppo matematico mi pare non sia
accettabile...
-----omissis-----
>
>Spero che la questione ora si sia finalmente chiarita.
>
Se eludi ogni volta di chiarire il punto che ti ho sopra riportato e
cioe' quello della sostituzione V=c nella (1) e nella (2), nel tuo
sviluppo matematico, continuerai sempre a ritovarti con il
semplificare lo zero al numeratore e lo zero al denominatore della (1)
e della (2), la quale cosa non mi pare proprio corretta dal punto di
vista dello sviluppo algebrico...
Purtroppo quindi la questione non si e' ancora chiarita, purtroppo,
poiche' eludi il fatto o non ti accorgi del fatto che il tuo sviluppo
matematico passa attraverso la semplificazione di uno zero al
numeratore con uno zero al denominatore nella (1) e nella (2).
>Ciao
>Giovanni
Ciao.
Claudio
Received on Tue Jul 13 1999 - 00:00:00 CEST
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