Definizione di LAVORO

From: Giovanni <stlambda_at_box1.tin.it>
Date: 1999/07/08

E' una questione che appare molto banale, ma non sono riuscito a
trovare una risposta anche consultando diversi testi di fisica.

Anche dai numerosi esempi che ho trovato nei testi, quando c'e' di
mezzo il lavoro, c'e' sempre una variazione di energia potenziale e/o
una variazione di energia cinetica.

Consideriamo invece un esempio molto semplice e anche molto comune:

Trascinare una cassa per un tragitto rettilineo, lungo un pavimento
ruvido che offre una forza di attrito Fa, in modo che la cassa si
sposta di velocita' costante.

Il lavoro per definizione e':

L = Integrale ( F ds )

Ora, sia F la forza di trazione applicata alla cassa.
F deve essere uguale a Fa, perche' la velocita' di spostamento della
cassa e' costante, e deve essere costante essa stessa.
Quindi esce dal segno di integrale.
Percio':

L = F s

Che trascinando una cassa si compia lavoro non c'e' dubbio.
Eppure non c'e' ne variazione di energia cinetica (la velocita' e'
costante), ne variazione di energia potenziale (il pavimento e' in
piano).

Nei testi si dice anche che il lavoro delle forze non conservative
(come la forza attrito) e' la differenza tra la variazione di energia
cinetica e quella potenziale, ma qui non c'e' nessuna delle due.

Qualcuno mi puo' aiutare ?


Giovanni
Received on Thu Jul 08 1999 - 00:00:00 CEST

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