Re: Scudi di luce e fotoni orbitanti

From: Nicola Alex Tateo <moonelf_at_tin.it>
Date: 1999/07/04

Ciao!

"Tiziano M." ha scritto:

> Era piu' che altro per il gusto dell'immaginazione: purtroppo non riesco ad
> immaginarmi nessuna applicazione
> pratica per uno scudo di luce in un buco nero. :-(

Proprio leggendo queste tue parole ho pensato ad un altro problema che
insorgerebbe, impedendo la formazione di uno scudo di luce: abbiamo detto che la
luce ha una bassa - ma esistente - probabilit� di rimanere catturata nel tuo scudo:
il problema per� � che aldil� di questo un gran quantitativo di materia continua ad
attraversare l'orizzonte degli eventi, e quindi attraverso pure lo scudo.
Ma allora tutta questa materia "fermerebbe" i fotoni dello scudo (ovvero ne
verrebbe illuminata), e siccome la materia cade nel buco ininterrottamente da tutte
le direzioni ne consegue che anche quei pochi fotoni entrati nello scudo si
fermerebbero subito, urtando contro altri corpi.
Ergo: lo scudo non dovrebbe esistere.
O no?

> Giampaolo Tommasoni mi ha detto che la fascia scudo dovrebbe essere all'altezza
> dell'orizzonte degli eventi.
> Tu dici che il tutto deve avere ampiezza infinitesima (ma il raggio di
> Schwarzschild e' cosi' piccolo anche per
> un buco nero "normale"??)

Il problema � che la scudo non dovrebbe essere all'interno del raggio di
Schwarzschild (ammazza quant'� difficile da scrivere questo nome - m'immagino
quelli che gli mandavano le cartoline: "Destinazione: Quello l�, in via xxx...") ma
esattamente NEL raggio.
Intendo dire che, se disegnassi con una matita la linea circolare che rappresenta
il raggio di Quello l�, lo scudo non dovrebbe essere nello spazio rachciuso da
questa linea, ma dentro il segno lasciato dalla matita: si tratterebbe in pratica
di una corona sferica di spessore infitesimale o zero, poich� lo stesso orizzonte
degli eventi � di fatto una linea (e quindi spessore zero).

> Mah!! Appena
> posso vado su Cygnus X1 a controllare!

Gi� fatto, ma il passaggio � troppo veloce. Quel gran cacchio di Einstein ci
impedisce di controllare...

> Io pensavo allo stesso principio che ha formato i pianeti del Sistema Solare e
> cioe'
> le particelle che avevano velocita' e inclinazione giusta sono rimaste in
> orbita e col
> tempo si sono aggregate ed hanno formato i pianeti. Mentre tutte le altre sono
> state
> inghiottite dal Sole oppure catapultate nelle profondita' dello spazio.

E' giusto, per� se ci pensi le orbite dei pianeti non sono perfette: se dovessimo
osservare l'evoluzione del nostro sistema solare fra qualche miliardo di anni
probabilmente noteremmo differenze rilevanti.
Intorno ad un buco nero, invece, l'orbita di un fotone dovrebbe essere davvero
assolutamente perfetta per non essere inghiottita o lasciata fuori.

> Pero' magari un buco nero solo soletto ( se c'era all'inizio dell'Universo,
> proprio prima
> del Big Bang) si sarebbe potuto stabilizzare!?!??!

E allora da dove veniva la luce che avrebbe potuto rimanere imprigionata nello
scudo?!?!?!?

> Mi resta una curiosita': un fotone orbita all'interno del raggio di
> Schwarzschild,
> oppure esattamente alla sua altezza?

Rileggi sopra: un fotone descriverebbe, nel suo moto, esattamente il raggio di
Quello l�.

> Ciao, distruttore di teorie altrui! ;-)

Eheheh, � ahim� troppo facile demolire le teorie altrui; il problema � fare una
teoria che non riesca ad essere demolita, anche se questo dovesse significare
essere maledetto per secoli (vedi Fermat).

Ciao!
                         Nicola Tateo

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Received on Sun Jul 04 1999 - 00:00:00 CEST

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