On 14 Giu, 19:29, Luciano Buggio <bugg..._at_libero.it> wrote:
> On 11 Giu, 14:04, BlueRay <blupant..._at_alice.it> wrote:
> > On 9 Giu, 18:06, Luciano Buggio <bugg..._at_libero.it> wrote:
>
> > > In tutti i testi si trova che un fotone ha una energia E che e'
> > > proporzionale secondo h alla frequenza.
>
> > "Quale" frequenza? I testi che hai letto non lo dicono? Ti dicono
> > "esplicitamente" che quella e' l'*unica* frequenza? Leggi meglio e
> > vedrai che questo non e' esplicitato. Tu fai una deduzione arbitraria
> > (come del resto ho fatto io prima di studiare MQ).
>
> > > Ora, se e' data l'energia, e' data anche la frequenza.
> > Chi l'ha detto? Dove sta scritto? Un impulso sonoro ha energia 1J.
> > Che frequenza ha? E se ti dicessi che l'impulso e' fatto di infiniti suoni puri?
>
> Ma che c'entra l'onda sonora, l'onda marina...
> Sai che energia ha un'onda da tsunami alta venti metri (dico per
> dire), che ci mette cinque minuti (dico per dire - col che calcolati
> un po' la frequenza considerando che viaggia alla velcoit� di una
> bicilcletta (dico per dire )ad attraversare il villaggio costiero ed �
> lunga un chilomettro (dico per dire - col che hai la lunghezza
> d'onda)?
> L'onda di luce � diversa, � come la mia banca.
> E' solo l� che vale la relazione tra frequenza ed "energia".
> Ora, noi stiamo parlando di fotoni.
> Qui mi pare che pur di non darmi ragione si abiura perfino rispetto ai
> fondamenti storici della MQ.
No, sei te che non ne sai abbastanza sull'argomento ma pretendi di
aver ragione.
1. Sai gia' che un'atomo non puo' emettere per diseccitazione un
impulso elettromagnetico di durata infinita (cosa peraltro abbastanza
ovvia...)
2. Sai gia' che indeterminazione nella frequenza dell'impulso e durata
dello stesso sono correlati dalla relazione di Heisenberg (cosa
peraltro abbastanza ovvia se uno sa cos'e' e com'e' fatto uno sviluppo
in serie di Fourier).
3. Sai che energia e frequenza sono proporzionali tramite una costante
e quindi sono praticamente la stessa cosa a meno appunto di un fattore
che non cambia mai.
...ma che altro ti ci vuole per capirlo? Inoltre, pensi che uno queste
cose le dica solo per sentito dire o perche' uno creda che il
ragionamento in 3 punti che ti ho fatto sopra debba valere per forza,
senza andare a cercare conferme? Ma pensi che su queste cose ci sia
bisogno che qualcuno ai fisici gli dica di andare a fare esperimenti?
Le cose che ti possono venire in mente a te in un anno, ad un fisico
fresco di laurea gli ci vogliono 10 secondi per pensarle e di fisici
teorici o sperimentali ce ne e' al mondo probabilmente piu' di quanti
tu ti possa immaginare. Ma mica dico che ci mettono poco tempo a
pensarle perche' sono piu' intelligenti. E' solo che sono abituati a
pensare piu' rapidamente su certe cose e hanno un background molto
piu' profondo. Io lo capisco che tutti vorremmo pensare a qualcosa a
cui altri non hanno mai pensato, pero' per far questo dobbiamo prima
informarci bene su cosa gli altri hanno gia' effettivamente fatto,
senno' e' inutile.
> Prendi la radiazione da corpo nero.
> E' una radiazione elettromagnetica, giusto', che comprende in mezzo
> anche il visibile.
> Panck ci ha detto che viene emessa in quant� discrete stabilendo la
> relazione E=h*f.
Qui non so cosa tu pensi quando scrivi "viene emessa in quant�
discrete stabilendo la relazione E=h*f". Perche' se pensi a dei
corpuscoli come nel caso di atomi che vanno da una parte all'altra, te
lo puoi scordare; se pensi che f debba essere una frequenza "esatta" e
non una frequenza "media" te lo puoi scordare. Planck tra l'altro non
intendeva nemmeno associare tale energia ad un corposculo (come invece
fece Einstein) ma intendeva associarla semplicemente alla "interazione
tra la radiazione elettromagnetica e gli atomi della parete" che e'
tutta un'altra storia, perche' questa interazione la potresti anche
intendere che c'e' solo l'onda elettromagnetica classica e gli atomi
(infatti lui la intendeva proprio cosi').
> Einstein ci ha detto che quelli sono i fotoni.
> Ad ogni fotone � associata, data la sua precisa energia una *precisa* frequenza, f
E rida'gli... ti sei fissato con sta' "precisa" energia :-)
Sinceramente non lo so se Einstein intendeva che l'energia e la
frequenza fossero "precise" ma di sicuro "precise" non significa
"esatte" e anche se avesse voluto intendere questo, si sbagliava. Del
resto, il principio di indeterminazione di Heisenberg mica lo poteva
conoscere nel 1905: il principio e' del 1927!
> e conseguentemente una lunghezza d'onda, anche
> se nessuno, riferiti i concetti al fotone, sa cosa vuol dire,
Non lo sai *te*.
> Tu qui neghi anche che un fotone di luce abbia una frequenza?
Nego, come ti (hanno) ho gia' spiegato ampiamente, che abbia una
"esatta" frequenza. Il che significa che, anche se un atomo emette per
diseccitazione singoli fotoni, questi, dopo aver attraversato un
prisma (ad es.), non vanno tutti nella stessa direzione ed e' per
questo che tu vedrai una riga di emissione che non e' infinitamente
sottile. La larghezza "naturale" di emissione e' la larghezza che si
misura una volta eliminate le altre cause di allargamento della riga,
es. effetto Doppler, che di solito fornisce un allargamento molto piu'
grande.
> Dici che non sta scritto nei libri seri?
> E' cos�?
Luciano, io non so che libri tu abbia e se hai veramente capito la
differenza tra dire "i fotoni hanno energia E = h*f" e dire "hanno una
energia ed una frequenza *esatta* E = h*f". Se tu l'hai capito allora
prendi un testo di ottica a livello non divulgativo, tipo questo:
http://books.google.it/books?id=ccG2QgAACAAJ&dq=optics%20hecht&source=gbs_book_other_versions
e vai a leggere il paragrafo 7.10 "Optical Bandwidths" (io ho la
seconda edizione).
Probabilmente l'ultima edizione, o altri libri, sono ancora meglio, ma
io questo ho.
Received on Tue Jun 15 2010 - 18:53:28 CEST