Fabio Bertoni ha scritto:
> L'esperimento di Oersted (1820) e' quello in cui si dimostra che un
> filo percorso da corrente ha su un ago magnetico lo stesso effetto di
> un magnete.
Beh, non proprio "lo stesso effetto"...
Ma insomma, lo fa deviare.
> L'effetto e' oggi spiegato in modo molto semplice con la cosiddetta
> forza di Lorentz
???
Non vedo che cosa c'entri la forza di Lorentz.
Succede che le cariche (elettroni) in moto nel filo producono un campo
magnetico. La forza di Lorentz e' in certo senso l'inverso: e' la forza
che una carica in moto risente in un campo magnetico.
> (o in modo piu' elegante partendo da Maxwell) ma ai tempi fu una
> scoperta rivoluzionaria.
Anche Maxwell non vedo che cosa c'entri, se non perche' una delle
equazioni esprime in forma differenziale la legge di Biot e Savart, che
dice come e' fatto il campo magnetico prodotto da una corrente.
Ma il fatto fisico essenziale (rivoluzionario nel senso che obbligo' a
riconoscere che elettricita' e magnetismo interagiscono, cosa che
inizialmente era respinta) e' appunto che una corrente genera un campo
magnetico.
Il fenomeno reciproco (un campo magnetico puo' produrre una corrente
elettrica?) fu scoperto da Faraday, ma c'e' una differenza fondamentale:
occorre che il campo magnetico sia *variabile*.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Thu Jul 01 1999 - 00:00:00 CEST
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