Il 23/11/2012 16:53, Luciano Buggio ha scritto:
> Il giorno sabato 17 novembre 2012 22:53:38 UTC+1, Persio ha scritto:
>
> (cut)
>
> Questo parrebbe richiedere che tutte le particelle che compongono i diversi corpi, presenti in essi con densit� variabili, sono uguali, cio� che esiste ***un'unica*** particella elementare.
> Non vedo controindicaizoni a questa ipotesi.
>
> Ma si pu� andare oltre, nella ricerca di questo costituente ultimo, restringendo il campo. In un'ottica (sic!) newtoniana, quella dei corpuscoli di luce (che egli chiamava "raggi") che risentono del campo gravitazionale come qualsiasi altro corpo, e vengono deflessi rasentando le stelle ed i bordi della materia, la particella elementare che si evince dalla tua osservazione sarebbe anche il costituente elementare della radiazione, il "raggio" di Newton, il corpuscolo di luce.
> Insomma luce e materia sono fatti della stessa cosa, delle stesse particelle elementari, e cos� avrebbe un nuovo senso l'quivalenza materia-energia.
> La materia � fatta di luce, e dentro ogni corpo, ogni nucleone, ogni elettrone, ce n'� tantissima.
La teoria che ho esposto, sempre che non sia esagerato definire in
questo modo una rozza intuizione, l'ho avuta a 15 anni (ora ne ho molti
di pi�). A quel tempo non avevo nulla contro le particelle, anche
perch� la fisica studiata a scuola descriveva la materia in forma
particellare, salvo un accenno al dualismo onda/particella che risultava
da certe esperienze ma che, per quanto ne sapevo, era trattata pi� come
una curiosit� che come spunto di ricerca teorica. Qualche anno dopo
per�, in seguito ad ulteriori riflessioni, ho cambiato idea e ho
ripudiato la teoria particellare della materia. A rigore avrei anche
dovuto scartare l'intuizione che ho presentato al ng, invece non l'ho
fatto perch�, particellare o ondulatoria, si tratta pur sempre di una
possibile spiegazione di un fenomeno fisico che a me sembra molto
profondo nelle sue implicazioni teoriche.
Certo, in questo modo le cose si complicano notevolmente: la teoria
delle particelle gravitazionali immerse nei corpi rende concettualmente
semplice spiegare il motivo per cui il fenomeno della gravitazione si
esplica in un certo modo. Non � altrettanto semplice, almeno per me,
spiegarlo all'interno di una teoria sulla natura ondulatoria della materia.
L'ipotesi che accenni potrebbe andare nello stessa direzione, purch� il
fotone sia concepito in forma ondulatoria.
> Ti ringrazio per questo spunto, quanto se ne deduce � proprio quello cui sono pervenuto con la mia ereticissima teoria del "fotone" costituente ultimo di ogni cosa:
> http://www.lucianobuggio.altervista.org
>
> Luciano Buggio
Grazie a te per l'attenzione.
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Received on Tue Nov 27 2012 - 21:54:49 CET