Re: Paradossi della MQ Era:Re: Esiste il Demiurgo?
Grazie per il tempo che mi dedichi.
Ho fatto presente a Cassani le tue obiezioni e lui mi ha risposto pi�
o meno cos�:
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"Se avesse letto il libro saprebbe che, a differenza di Schild
nella mia interpretazione dello spazio-tempo discreto, io considero
che le uniche velocita' presenti sono le velocita' di propagazione
delle perturbazioni di struttura del reticolo. E non quelle dei corpi,
come invece Schild pensava.
Come chiaramente e' espresso nel libro alle pag. 59 e 60 della
terza edizione della Demetra. Alle pag 29 e 30 della prima edizione
e a pag. 35 e 36 della seconda edizione della Pendragon.
(E come puo' ben constatare chiunque ben due editori si sono gia'
presi la briga di pubblicare le varie edizioni del mio libro, per un
totale di 20.000 copie ed in corso la pubblicazione in inglese negli
USA)
E che queste perturbazioni sono possibili solo se si adattano in
termini relativistici discreti alle trasformazioni di Lorentz. E che
questo e' possibile solo se si rende elastico il quanto di tempo T.
E questo poi rende elastico il reticolo, che puo' quindi assumere
ogni orientazione nello spazio, divenendo cosi' del tutto isotropo.
Il fatto che non si adattino a "tutte" le trasformazioni di Lorentz
e' dato semplicemente dalla condizione della discretezza dello
spazio-tempo, che esige che i risultati delle trasformazioni siano
determinati dalle sole equazioni "diofantee".
Come vedi le critiche sono molto superficiali e inconcludenti forse
perpura e semplice ignoranza della teoria, cosi' per come e' scritta.
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Ho controllato: sembra vero. Schild pensava a moti di copri, Cassani a
perturbazioni del reticolo.
Mi puoi chiarire? Grazie.
Ernesto
Received on Wed Jun 16 1999 - 00:00:00 CEST
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