Re: Dualismo onda particella e correlati

From: Arkady Syamtomov <syamtomov_at_risorsa.com>
Date: 1999/06/11

Per quando riguarda il dualismo particella-onda il discorso
e' un po' diverso. Immaginando che tu ti riferisca alla famosa formula
di Einstein (E=m, qui e poi supponiamo di usare la scala
dove c e h-bar sono uguali a 1), il fotone non ha il sistema
di riferimento fisso), dove questa formula e' valida. Uno dei postulati
di teoria di relativita' e' che la velocita' del fotone nel vuoto
in qualsiasi sistema di riferimento e' uguale 1 (la velocita' della luce).
E quindi l'energia (e' dunque la frequenza e la lunghezza del'onda, E=Omega)
rimane finita (E=m/Gamma, dove Gamma e' il fattore di Lorentz e
nel "sistema fisso" del fotone sarebbe uguale 0, ma 0/0 preso
nel senso di limite ci da' il valore finito, non infinito). E la frequenza
dell'onda
si definisce come Omega=E. Quindi Omega=Sqrt(m^2+p^2), dove p e'
3-momento. Adesso tu
forse capirai che se tu pensi in termini di 3-momento (non di massa)
tutto si mettera' a posto: per le particelle, che hanno una massa (e quindi
hanno il sistema fisso), la frequenza nel sistema stesso (dove p=0)
e' Omega=m, mentre per il fotone (p non e' uguale 0 mai, invece la massa
e' 0) tu ottieni Omega=p.
   L'ipotesi di De Broglie era confermata a suo tempo dall' esperimento di
Lebedev, colui che ha scoperto la pressione della luce (i fotoni si
comportavano
come se fossero le particelle vere). Il fondamento piu' teorico era
accertato
piu' tardi (dai primi lavori di Shroedinger), con avvenuto di Meccanica
Quantistica (sopratutto nell'interpretazione di Feinmann "Path Intergrals
method"),
dove questo dualismo non e' piu' dualismo ma divese evidenze del principio
fondamentale.

Se trovassi interessante questa discussione, potremo continuare.

Saluti, Arkady
Received on Fri Jun 11 1999 - 00:00:00 CEST

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