Elio Fabri ha scritto nel messaggio <374EB4E2.1FA_at_mclink.it>...
>> Ovvero: gran parte dei libri che ho letto ... basano la loro fiducia
>> nell'espansione dell'universo proprio sulla legge di Hubble
esempio: e' vero che, conosciuta la costante, dalla legge di Hubble si
ottiene l'eta' dell'universo?
>>che (se non ho capito male) tutta questa validita' universale non >> l'ha,
visto
>> che tra l'altro non e' inconfutabile interpretare il red shift come
>> espansione dello spazio.
>Al tempo: non correre troppo :-)
>Io non ho detto che la legge di Hubble nel senso di redshift dipendente
>dalla distanza non sia valida. Ho solo detto che non c'e' una semplice
proporzionalita'.
>Ne segue che non e' facile farsi un modello esatto di come funziona
>l'espansione: occorre ragionare sullo spazio-tempo (non euclideo), sulle
>sue sezioni spaziali (che possono essere curve oppure piatte) ecc.
>Insomma bisogna sapere un po' di geometria delle varieta' in 3 e 4
>dimensioni.
Ovvero la legge e' valida ma la formulazione propostaci nei testi
divulgativi e' semplificata e incompleta?
>Non so di sicuro a che cosa pensi scrivendo "non e' inconfutabile
>interpretare il red shift come espansione dello spazio".
>Forse hai in mente ipotesi alternative, che qualcuno ha proposto, in cui
>il redshift dovrebbe dipendere da una causa fisica del tutto diversa?
Esatto: in fondo la fisica interpreta la realta' attraverso dei modelli, non
pretende di raggiungere la verita'; per cui qualunque legge fisica a livello
ipotetico e' sempre suscettibile di perfezionamenti o di confutazioni. In
questo caso il dato empirico e' l'esistenza del red shift e il fatto che a
determinarlo sia l'espansione dello spazio e' solo una possibile
interpretazione (anche se la piu' valida).
Ma non era su questo che avevo problemi.
Received on Sun May 30 1999 - 00:00:00 CEST
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