Re: Flussi Tachiometrici

From: Gianni Comoretto <comore_at_arcetri.astro.it>
Date: 1999/06/03

Max wrote:
>
> Leggevo tempo fa sulle previsioni di particelle "tachioni" che viaggiano a
> velocit� superiore alla quella della luce. Questo infrange una buova parte
> della delle teorie della relativit� generale. Queste osservazioni derivano
> da teorie sul movimento di Spin di particelle subatomiche. E' realistico
> pensare a che il moto di spin sia mediato da particelle quali i tachioni?

Sarebbe utile sapere a che esperimento il confusionario articolista si
riferisse.
Puoi recuperare l'articolo e farci sapere?

Ad occhio direi si tratti di una qualche verisone di un esperimento
legato
al cosidetto "paradosso EPR". In esperimenti di questo tipo, si
producono
due particelle "legate", cioe' che hanno una proprieta' voncolata ad
essere comune (es. la direzione dello spin, che deve essere opposta).

Se ne osservo una, questo determina in modo univoco la proprieta' dell'
altra, che magari si e' nel frattempo allontanata anni luce.
Intuitivamente, uno puo' pensare che le particelle abbiano uno spin,
anche
se non l'ho misurato, e che quindi non ci sia niente di strano.

Il problema nasce dal fatto che posso misurare lo spin lungo una
direzione qualsiasi, e trovare che in quella particolare direzione
lo spin e' "su" o "giu'". Se ripeto la misura per la seconda particella,
usando una direzione differente, trovo che statisticamente i valori
misurati per gli spin sono correlati, con una correlazione pari a 1
quando le direzioni sono allineate,e 0 quando sono ortogonali.

Se l'angolo e' intermedio, trovo che la correlazione e' maggiore
di quella che ci si aspetterebbe con qualsiasi meccanismo che
assuma che lo spin abbia una sua orientazione PRIMA della misura.
E come se l'insieme delle due particelle (insieme che puo' essere
vasto anni luce) abbia proprieta' globali, comuni ad entrambe.

Ma invocare tachioni per spiegare il fenomeno e' fuorviante.
Innanzitutto non esiste nessun meccanismo per cui io possa
trasemttere informazione tra un misuratore e l'altro. Quello che
ho sono effetti statistici, che noto solo DOPO aver confrontato
le misure.

Poi le correlazioni non dipendono dall'ordine in cui io faccia
le misure. Posso misurare la particella A prima o dopo la particella
B, o insieme. Per la teoria della relativita' ristretta, se le misure
sono fatte qusi contemporaneamente, cioe' in un intervallo di
tempo minore di quello necessario alla luce per andare da A a B,
non ha senso dire che misura sia stata fatta prima o dopo.

Un divertente racconto basato su questo effetto e' riportato nel
libro "Sherlok Holmes e i misteri della scienza". Il capitolo
con il racconto su questo argomento e' stato riportato
in rete, alla pagina:
http://Erewhon.ticonuno.it/arch/rivi/campus/bruce.htm
Buon divertimento.
-- 
Gianni Comoretto      			Osservatorio Astrofisico di Arcetri 
gcomoretto_at_arcetri.astro.it		Largo E. Fermi 5 
http://www.arcetri.astro.it/~comore	50125 Firenze - ITALY
Received on Thu Jun 03 1999 - 00:00:00 CEST

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