Re: Fenomeni nucleari

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Thu, 10 Jun 2010 01:30:46 +0200

"marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net> ha scritto nel messaggio
news:c7aede13-78b4-48f4-bed7-5d0714a5cfe7_at_y4g2000yqy.googlegroups.com...
> On Jun 7, 7:07 pm, "dumbo" <_cm..._at_tin.it> wrote:
>
>> non sono d' accordo. Perch� "indottrinare" ? Puoi farli
>> ragionare, no? Forse pensi che a 18 anni non si possano
>> capire i concetti base della relativit� ? Secondo me si
>> potrebbero insegnare molto prima (a condizione di
>> insegnarli bene, se no hai ragione tu, � meglio lasciar
>> perdere).
>
> Io penso che a 18 anni la R non e' difficile (perche' in fondo lo e')
> di per se' ma per il fatto che un 18nne (nella media) ancora non ha
> chiaro cosa abbia fatto Galileo e Newton,

beh non � detto. E se anche fosse, non credo sia importante
conoscere bene la fisica prerelativistica per capire le basi della
RR. Tutto quel che serve sono i due postulati, il concetto di sistema
inerziale, e un po' di algebra, dopodich� la cinematica della RR �
servita. Quel che serve veramente secondo me � molta immaginazione
visiva: se non � indispensabile � sicuramente di grande aiuto.
Il salto alla RG (al primo gradino, almeno) lo fai col principio di
equivalenza. Non mi sembra un'impresa cos� titanica.

Certo, la RR � delicata, ci sono paradossi (non parlo dei gemelli,
ma di altri pi� seri) e non � sempre intuitiva. Ma queste difficolt�
non si risolvono con la conoscenza della fisica classica, anzi, questa
conoscenza potrebbe addirittura essere un ostacolo! Si risolvono
con l' elasticit� mentale, e ripeto col senso fisico, qualcosa di
misterioso come l'orecchio musicale o la poesia, e col quale si nasce.

> e' confuso tra Aristotele e le Forze Vive...
> quindi non vedo proprio i presupposti per impostare
> la struttura che alla fin fine e' il salto di qualita' per la
> coscienza del <<tempo>>.

si spera abbia superato la fisica aristotelica :-)

Secondo me capire la relativit� � un po' come capire la
musica: ci sono vari livelli di comprensione. Se io e Muti
ascoltiamo la stessa sinfonia, lui la "capisce" enormemente
pi� di me, coglie particolari tecnici che io nemmeno
so che esistono, ma entrambi siamo contenti di ascoltarla
e la troviamo bella ognuno a modo nostro. Per entrambi
c' � piacere e arricchimento, anche se in misura diversa. Un
bicchiere (io) e una cisterna (lui) contengono l' acqua in
modo molto diverso (non a caso capire viene dal latino
capere = contenere) eppure, quando sono pieni, sono
entrambi pieni.

> Comunque io per la piccolissima mia esperienza ti dico che si e no uno
> o 2 su 10 ragazzi ti seguono nel discorso sulla contemporaneita' degli
> eventi: sotto ci sta la luce (onde em) ed il fatto che lo stesso campo
> em propaga anche nel vuoto la perturbazione.

Bisogna vedere come � spiegata: se usi il famigerato esempio
dei due fulmini non mi sorprende che a met� ragionamento
vadano in tilt. E sospetto che per quegli uno o due sia ancora
peggio, sospetto cio� che pensino tutti soddisfatti di aver capito
mentre in realt� non hanno capito.

Per il resto non vedo difficolt�: la luce si propaga nel vuoto:
bene, cosa c'� di difficile? Anche un bambino lo capisce.
E poi non c'� nessun bisogno di parlare di onde elettromagnetiche,
e tanto meno di equazioni di Maxwell. Anzi, io non parlerei
nemmeno di luce, per non far nascere pericolosi fraintendimenti.
Per� quest'ultimo passo forse non � tanto facile da fare,
con dei giovanissimi almeno.

Ciao,
Corrado
Received on Thu Jun 10 2010 - 01:30:46 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:43 CET