Re: Newton ingannato dalla mela.
Anche a te suggerisco di leggere prima la risposta che mi ha dato
Edoardo, e poi le mie seguenti risposte.
Stefano Zibetti ha scritto:
>
>Idea per una verifica.
>Poniamo 2 masse all'interno di una crosta sferica.
>Se � vera l'ipostesi della radiazione repulsiva le 2 masse dovrebbero
>attrarsi con una forza inferiore a quella che risentirebbero reciprocamente
>fuori dalla crosta (se non addirittura nulla, se la crosta � completamente
>"opaca" alla radiazione repulsiva), dal momento che la crosta scherma la
>radiazione repulsiva.
>Se vale l'ipotesi classica l'attrazione fra le due masse rimane inalterata
>per il toerema di Gauss.
Come ho detto, e' difficile immaginare un esperimento che consenta di
discernere tra gravita' e forza repulsiva.
Neanche quello da te proposto serve allo scopo, perche' come da te
esposto non tiene conto della massa della crosta, che, secondo la
visione gravitazionale, esercita il suo effetto sulle due masse
interne. Poiche' almeno una delle due masse interne non si trova al
centro della sfera, sentira' una attrazione maggiore verso la
superficie interna della sfera nella direzione del raggio;
questa attrazione va sottratta a quella che la massa sente per l'
altra massa interna, e siamo punto e d' accapo.
La mia idea e' che facendo esperimenti con masse, e' difficile
arrivare ad un risultato, in quanto sara' sempre presente questa
ambiguita' interpretativa. Anche con masse fortemente asimmetriche,
fatte ruotare intorno al loro centro di gravita' durante un
esperimento, ho dei dubbi che si possa arrivare ad un risultato.
Qualche speranza ci puo' essere osservando rilevanti masse come le
galassie lontane in allontanamento accelerato, anzi, la visione
repulsiva puo' giustificare nello stesso tempo anche tendenze ad
aggregazioni locali, come quella che si riscontra per via del
blueshift presente nel gruppo di galassie locali.
Esperimenti validi, fatti in questa zona dell' universo, non
potrebbero basarsi su interazioni tra masse; questo mi sembra in prima
istanza.
Riguardo alla schermatura totale, essa e' impossibile da ottenere;
infatti essa e' la controparte di gravita' infinita, e neanche tutti i
buchi neri messi insieme avranno gravita' infinita; neanche tutta la
massa di tutti i buchi neri insieme ci dara' schermatura totale.
>Una domanda: come deve valutarsi l'effetto schermante di una massa in questo
>modello? Evidentemente dovr� dipendere dalla densit� del corpo schermante,
>ma quale densit�? Densit� volumetrica, densit� colonnare?
Qui mi cogli impreparato sulla terminologia. Direi che la massa e la
densita' vanno viste nello stesso modo in cui le si vede nella
gravita'. Circa come debba valutarsi l' effetto schermante, forse ti
ho risposto piu' sopra, e le relazioni di proporzionalita' sono quelle
esposte nel messaggio originale.
Ciao, Antonio.
Received on Wed May 12 1999 - 00:00:00 CEST
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