Antonio Iovane ha scritto:
> ... A parita' di ampiezza un fenomeno oscillatorio ha un
> valore medio (non importa di che cosa, dipende dal tipo di fenomeno)
> indipendente dalla frequenza. Percio' avevo supposto che, perche' i
> conti tornino ( e h conservi la sua qualita' di costante), un aumento
> di l. d' onda debba essere accompagnato da una diminuzione di questa
> ampiezza e viceversa. Ampiezza di che cosa non lo so, in quanto non
> posso cavarmela semplicemente dicendo "delle oscillazioni del livello
> energetico"; se dovessi inventarmi qualcosa sotto minaccia armata,
> direi piuttosto "delle oscillazioni del rapporto energia-massa", o
> altre amenita' del genere.
> Puoi spendere solo una decina di parole per rispondermi circa
> l'ampiezza (e di che cosa)?
Prima di tutto scusa il ritardo. Non avevo abbastanza tempo per
dedicarmi a queste risposte (che non richiedono un tempo trascurabile,
perche' io quando scrivo penso, e certe volte debbo anche documentarmi).
Col che se ne sono andate ben piu' di 10 parole :-)
Non capisco il tuo argomento
> un aumento di l. d' onda debba essere accompagnato da una diminuzione
> di questa ampiezza e viceversa.
E poi che c'entra il valor medio? In un'onda sinusoidale il valor medio
e' zero... L'ampiezza puo' essere quella che vuoi, la frequenza e la
lunghezza d'onda pure. Tutto questo a monte rispetto a fotoni, quanti,
ecc.
Invece la domanda "ampiezza di che cosa" e' una buona domanda. Se guardi
nei libri, a qualsiasi livello, troverai risposte sempre un po' elusive:
di solito del tipo "ampiezza di probabilita'".
Questa dizione si riferisce al fatto che una delle idee base della m.q.
e' che la prob. di trovare una particella in un certo posto sia
proporzionale al quadrato del modulo della funzione d'onda.
Ma sarebbe meglio secondo me dire "ampiezza di un bel niente: ampiezza e
basta". Voglio dire che bisogna staccarsi dall'idea che le onde di cui
si
parla siano onde di un mezzo che oscilla.
Le parole sono state molte piu' di 10, ma non credo che bastino. Siamo
di
fronte al solito problema: la fisica moderna non si racconta a parole,
tanto meno in poche parole...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Sun May 09 1999 - 00:00:00 CEST
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