On 4 May 1999 13:30:22 +0200, "Mauro D'Uffizi" <aduffiz_at_tin.it> wrote:
>Ritorno alla domanda iniziale. E' possibile che la relativit� ristretta sia
>sbagliata?
>Badate bene io non sto chiedendo se secondo voi � sbagliata, ma se ci sono
>possibilit� per quanto piccole che lo sia.
Certo che e' possibile che sia sbagliata, credo che nessuno possa dire
che la relativita' e' "sicuramente esatta".
Semplicemente, e' il modello che spiega molto meglio degli altri
modelli i dati sperimentali e permete di prevedere con ottima
precisione i risultati in fase di progetto di un esperimento.
Si puo' sempre sostiuirla con un'altra teoria, ma deve valerne la
pena: la nuova teoria deve, cioe', essere migliore.
>Si arriva persino a mettere in dubbio il principio di causa ed effetto (anzi
>proprio a contraddirlo) purtuttavia non si sente mai la necessit� negli
Dove? Quando?
>Ma prendiamo in esame anche altri campi. La cromodinamica quantistica.
>Si era sentita la necessit� di subparticelle per semplificare il numero di
>quelle subatomiche che cresceva a dismisura.
>Sono stati inventati di sana pianta i quark (all'inizio erano inosservabili
>per definizione), con la promessa che solo tre di essi avrebbero spiegato
Il modello a quark non e' stato inventato di sana pianta... o
meglio... e' stato inizialmente inventato per semplificare la fisica
delle particelle, ma non e' "campato in aria", i dati sperimentali
sulle sezioni d'urto per scattering profondamente anelastico indicano
chiaramente che un protone e' dotato di struttura interna, nel caso di
grande impulso trasferito si ha infatti una risposta che sembra
provenire da qualcosa di "puntiforme", mentre se il protone fosse
privo di struttura interna la sezione d'urto dovrebbe diminuire con
l'aumentare dell'impulso trasferito.
E' lo stesso discorso fatto prima: i modelli della QCD riescono a
spiegare i dati sperimentali (sara' anche perche' sono fatti "ad hoc"
^___^) e se si vuole sostituire questo modello, ce ne vuole uno
migliore. Anche a me i quark sembrano un po' una presa per il xxxx...
specialmente il discorso del "confinamento" e della costante di
accoppiamento gluonico che aumenta e diminuisce proprio "guardacaso"
in quel modo... ma lo accetto come un buon modello.
Un modello non dice "le cose SONO cosi'", un modello dice: "le cose si
comportano COME SE FOSSERO cosi'", non vuole essere una
rappresentazione della realta' ma solo una sua formalizzazione fisica
e matematica.
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Received on Mon May 10 1999 - 00:00:00 CEST
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