Soviet_Mario ha scritto:
...
> Inoltre se anche si produce attrito interno (non verso
> l'esterno e indi non dissipativo), l'energia totale mica
> varia, cambia solo forma da una ordinata di moto ad una
> termica disordinata.
L'energia si conserva, ma l'entropia aumenta, in accordo al secondo
principio della termodinamica.
L'idea che l'entropia di un universo oscillante dovrebbe aumentare ad ogni
ciclo � corroborata dal fatto che, almeno nella rapptresentazione che ne
viene data comunemente, c'� una sorta di "tempo cosmico" unitario che
continua ininterrotto a crescere in maniera monotona da ciclo a ciclo.
Ora, � esperienza comune che, a livello macroscopico, la freccia del tempo
sia allineata nel verso della crescita dell'entropia. Pare quindi
assolutamente ragionevole e in linea con quanto sappiamo oggi ipotizzare
un aumento monotono dell'entropia nel corso di tutte le ipotetiche
oscillazioni cosmiche; anche perch� risulta difficile capire cosa potrebbe
fungere a livello fisico da "scolatoio cosmico" per l'entropia risultante
in eccesso a fine ciclo.
L'imbarazzo esistenziale nei confronti di un Universo oscillante, con
annesse teorie filosofiche sull'eterno ritorno, � ben rappresentato da una
bella battuta di Woody Allen che, in non so pi� quale film, diceva in tono
abbastanza disgustato: "Vorr� dire che dovr� rivedere ancora Holiday on
ice" :).
> Per me il terzo principio, in cui credo fermamente e ritengo
> locale (anche se inteso alla massima scala osservabile) non
> necessariamente si estende all'universo considerato come
> sistema di "s�" e qualcos'altro che dovrebbe consentirgli di
> dissipare alcunch�. Essendo la sola cosa che esiste, � come
> fosse chiuso e isolato, e tanta massa+energia contiene in un
> certo istante, tanta ne contiene in quello dopo.
Quest'affermazione a rigore � ritenuta falsa nel modello standard del
Big-Bang (con o senza oscillazioni): l'espansione cosmica globale
diminuisce infatti l'energia (fungendo da "scolatoio cosmico" per
l'energia, ma non per l'entropia) della componente radiativa (fotoni in
primis) di un fattore 1/a(t) (dove a(t) � il fattore di scala
dell'espansione); tant'� vero che mentre nel lontano passato la forma
energetica dominante era la radiazione (grosso modo per redshift maggiori
di z circa 10.000) successivamente lo � diventata la materia, ordinaria
e/o oscura che dir si voglia. Ancora in seguito, in tempi cosmologicamente
recenti, sarebbe tornata a dominare l'energia sottoforma di "energia
oscura", almeno per chi crede al modello di concordanza in cui l'energia
oscura abbia le medesime propriet� della
costante cosmologica.
Saluti,
Aleph
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Received on Thu Jun 03 2010 - 10:43:30 CEST