(wrong string) � Ristretta e Relativit� Generale.
Poich� ormai apparir� evidente che, nonostante mi si sia detto
centinaia di volte che la relativit� ristretta � dimostratissima, pur
tuttavia il mio cervello si rifiuta di darla per scontata, non vorrei
annoiarvi spiegandovi il mio ragionamento da profano in merito
al classico paradosso dei due gemelli.
E' chiaro che se non intervenisse l'accelerazione (relativit� generale) il
problema sarebbe del tutto simmetrico e quindi il
paradosso sarebbe realmente tale.
Immaginiamo che il gemello viaggiatore decida di allontanarsi dalla Terra
usufruendo di un accelerazione di tutto comfort pari
ad 1g. Per tutta la durata dell'accelerazione sar� sottoposto
alla stessa accelerazione del gemello a Terra, pertanto il tempo dovrebbe
scorrere allo stesso modo, potrebbe impiegare anche
due anni ad avvicinarsi alla velocit� desiderata prossima a c.
A questo punto potrebbe decidere di proseguire per venti anni
a questa velocit�, e in tal caso si troverebbe a 0g, ed il suo tempo
dovrebbe semmai procedere pi� velocemente di quello del gemello a Terra.
Poi quattro anni per invertire la rotta, altri venti per il ritorno,
altri due per fermarsi, e potrebbe rincontrare il gemello a Terra.
Fin qui l'et� dei due dovrebbe essere grosso modo la stessa.
Ma se mi si dice che � dimostrato che la relativit� porta a far si che il
viaggiatore � pi� giovane, vuol dire che non ho capito bene.
Allora forse nel momento in cui acquisisce tale velocit�, o forse
durante i tempi dell'accelerazione necessaria, � come se il viaggiatore
entrasse in una dimensione parallela in cui il tempo
scorre diversamente.
Eppure, nel momento in cui raggiunge la velocit� di crociera
prossima a c, sicuramente si trover� a viaggiare alla stessa
velocit� di una qualche galassia lontanissima, che si allontana dalla Terra
alla stessa velocit�, nelle stessa direzione.
Allora per lui il red-shift di questa galassia sparir�, e non avr� dubbi che
il tempo per lui scorra alla stessa velocit� a cui scorre per gli abitanti
di questa galassia.
Quindi ne deduco che il tempo per quella galassia scorre in maniera ben
diversa da quello sulla Terra.
Ma non avevamo supposto poco fa che la dimensione spazio temporale dipenda
dalla velocit� e dalla storia di accelerazione
che ci si porta dietro?
E questa lontana galassia e la nostra, non sono state accelerate nella
stessa maniera dallo stesso evento (il Big-Bang)
e non viaggiano alla stessa velocit� anche se in direzioni opposte rispetto
a quello che impropriamente potrei chiamare il centro dell'esplosione?
Il Big-Bang, non aveva generato un universo simmetrico?
Provo a considerarla da un altro punto di vista:
un osservatore che si muova a velocit� intermedia tra i due
gemelli.E' chiaro che la velocit� intermedia non � pari alla met�
di quella del viaggiatore, dobbiamo sommare le velocit� in
maniera relativistica, ma potr� esistere comunque un osservatore
che veda i due gemelli allontanarsi da se alla stessa velocit�
e ugualmente ricongiungersi.
Per lui non ci dovrebbero essere dubbi che mantengono la stessa et�, per� si
sbaglia.
Anche il suo tempo � deformato dalle accelerazioni subite, anche se un poco
meno di quello del viaggiatore, sar� meglio fare riferimento ad un secondo
viaggiatore intermedio, ma pure questo � convinto che i gemelli mantengano
la
stessa et�, allora prendiamone un terzo, un quarto un ennesimo.
Tutti convinti della stessa cosa, eppure man mano che procediamo le velocit�
di questi osservatori diventano meno
relativistiche, alla fine sono del tutto normali.
Ma certamente dato che abbiamo dovuto operare innumerevoli divisioni, quando
andremo a moltiplicare di nuovo per ottenere
l'effetto complessivo otterremo la stessa cifra.
Purtroppo no, perch� questo sarebbe vero se l'effetto avesse un andamento
lineare, invece � molto evidente solo per velocit� molto prossime a c.
Per me resta un paradosso.
Ciao, Mauro.
Received on Mon Apr 26 1999 - 00:00:00 CEST
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