A proposito di fusione fredda, in questi anni si sono dette tante cose
a favore o contro.
Quando Fleshman e Pons (non sono sicuro della grafia) parlarono
del loro esperimento, debbo dire che nutrii molti dubbi in quanto
una reazione in ambiente acquoso con scarsa produzione di
energia e numerosi componenti implicati, mi lasciava pensare
a tante altre possibilit� di spiegazione (correnti di origine
elettrolitica).
Debbo dire per� che quando circa venti giorni dopo, l'ENEA di
Frascati, fece una conferenza stampa in diretta TV, e contemporaneamente
deposit� in merito un brevetto, fui molto persuaso.
Da come venne descritto l'esperimento, avevano pompato deuterio
in un contenitore in cui era posta una spugna di vanadio, ed
avevano misurato intorno ad esso una radiazione di neutroni
cento volte superiore al fondo naturale.
Ora io non voglio sostenere che la fusione fredda debba
necessariamente portare a sviluppi commerciali, anche se
non sono mancate notizie in tal senso da parte di numerosi
ricercatori, ma visto che scienziati molto accreditati
( ricordo in proposito persino ultimamente un articolo di
Tullio Regge su "Le Scienze" ) la portano ad esempio di faciloneria,
e denigrano gli scienziati che se ne occupano, vorrei
che qualcuno mi spiegasse dove avevano sbagliato
all'ENEA.
Avevano per caso i contatori Geiger guasti?
In altre parole, che possa essere utile o meno, se ne discuta
pure, ma che almeno si faccia chiarezza se esiste o no!
Ciao, Mauro.
Received on Sun Apr 18 1999 - 00:00:00 CEST
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