Re: Riflessioni sul riferimento rotante

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sun, 14 May 2023 22:17:00 +0200

Il 11/05/23 08:43, Elio Fabri ha scritto:
...
> Ci provo. Ma premetto che eviterò di confondere due problemi del tutto
> distinti:
> 1) la definizione "operativa" di qualcosa che possa chiamarsi rif.
> rigido rotante.
> 2) la possibile realizzazione di detto rif. con un "corpo rigido" in
> un senso che si avvicini a quello dela mecc. classica.
> Intendo occuparmi solo del primo punto.
>
> A questo scopo cercherò di dare le prescrizioni per realizzare un
> riferimento rigido rotante, inteso in un modo preciso.
...

Ho letto la versione attuale della bozza. Interessante e potenzialmente
utile per chiarire alcuni punti della questione.

Devo però dire che quello che a me sembra un problema centrale viene
elimitato all'origine (parlando di corpi rigidi). Il problema è quello
del riferimento rotante per fenomeni più lontani di c/w.

Che non si possa pensare di avere corpi con velocità superluminali,
indipendentemente da qualsiasi requisito di rigidità, non c'è dubbio.
Ma non c'è neanche dubbio sul fatto che descriviamo fenomeni
arbitrariamente lontani mediante il rif. terrestre (rotante).

E quindi? A me verrrebbe da dire che quindi il concetto di sdr come
corpo rigido popolato da orologi opportunamente sincronizzati può andar
bene in meccanica classica e RR ma, nel secondo caso, non nel caso di
sist. rotanti. Nel caso dei sist. rotanti, o si elimina la possibilità
di parlare di sdr (almeno per distanze >= c/w), oppure dovremmo
modificare le richieste (la definizione) sul sdr.

Giorgio
Received on Sun May 14 2023 - 22:17:00 CEST

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