Tiberius wrote:
>
> Ho letto che l'espansione che avvenne nel periodo dell'era inflattiva
> avvenne a velocita' esponenziale, tanto elevata da far (oggi) apparire
> causalmente sconnesse zone estreme del nostro universo : la luce impiega un
> tempo superiore all'eta' dell'universo per passare da un'estremo all'altro
> del nostro orizzonte visivo
> ?) . Io non riesco a non concludere che la velocita' di espansione dovesse
> dunque essere superiore a quella della luce. E se questo e' vero, cosa e'
> cambiato oggi fino a rendere i 300000 Km/s un limite invalicabile?
E' una vecchia domanda. Ma il problema e' che per parlare di velocita',
devi prima definire in modo corretto "spazio" e "tempo". Il che non
e' per niente banale.
Se consideri come distanza e come tempo quelli che valgono qui,
estesi piu' o meno in modo euclideo fin dove ci riesci, ad un
certo punto vedi galassie che si allontanano velocemente. I loro
riferimenti di spazio sono "schiacciati", e il loro tempo "rallentato"
per contrazione relativistica. In questo sistema, la velocita' sara'
sempre minore di C, semplicemente avvicinandosi alla distanza che
corrisponde alla meta' dell'eta' dell'Universo vai a sbattere su un
"muro" infinitamente denso e compresso di materia.
Se consideri come distanza quella ottenuta raccordando le
distanze locali, il metro che ciascun osservatore, fermo rispetto alla
materia che ha intorno, tiene in mano, e come tempo quello valido
localmente, allora deformi tutte le scale in modo molto piu'
democratico, ma V finisce per essere > c.
Pero' nessuno vedra' mai qualcosa sfrecciargli vicino a v>c, questo non
dipende dal sistema di coordinate che usi.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Mon Apr 12 1999 - 00:00:00 CEST