Re: Tensori di curvatura

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 1999/03/25

Nicola Alex Tateo wrote:
>
> Marco Zancan wrote:
> ....
> >e quindi un oggetto che appare attratto
> > da una forza (forza apparente, dunque) non piu' 'cade',
> >bensi''resta
> > dov'e' ' e cioe' nello spaziotempo incurvato, dando all'
> >osservatore l'
> > illusione del moto.
> > Dunque un grave non si muove in uno spazio 'dritto' ma 'resta
> >fermo' in
> > uno spazio incurvato.
>
> Beh, non � che resti fermo: in realt� si muove in uno spazio "dritto", ma
> dritto per lui! Ogni corpo, per esempio un pianeta, si trova infatti in uno
> spaziotempo con una curvatura definita: ora, dovendo andare da un punto ad
> un altro il pianeta non pu� seguire una linea retta dal nostro punto di
> vista, anche se dal suo la linea � perfettamente retta.Per fare un esempio,
> pensa alla classica formica che cammina in un imbuto: per andare da una
> parte del cono all'altra non pu� "volare", saltando la cavit� centrale,
> tragitto che per noi (che vediamo una dimensione in pi� della formica
> bidimensionale) � rettilineo.
> Ma per la formica, il suo tragitto pi� breve (che � quello che unisce i due
> punti ma passando per in fondo dell'imbuto) � comunque una linea retta,
> perch� non ha la percezione delle dimensione aggiuntiva di cui invece noi
> godiamo.

Si pero' cosi' rischi di confondere le idee: le geodetiche nello
spaziotempo sono geodetiche e quindi "dritte" (almeno nel senso
del "trasporto geodetico" che stai usando tu) nella metrica che
contiene sia spazio che tempo. La TRAIETTORIA del moto di un corpo
in caduta libera nel "campo gravitazionale", che quindi e' intesa come
una curva nello spazio e basta, in generale non e' una geodetica, cioe'
non e' dritta rispetto ad alcuna metrica spaziale e questo
direi che si vede a occhio: le orbite di pianeti attorno al sole
sono ben lontane dall'essere rette!
Quindi il discorso della "drittezza" funziona solo se ci metti anche
il tempo, allora la cosa non e' piu' tanto intuitiva...

Non ho ben capito questo passo:

> Ma per la formica, il suo tragitto pi� breve (che � quello che
> unisce i due punti ma passando per in fondo dell'imbuto) � comunque > una linea retta,

Se prendi un cono molto alto (o profondo) e' ovvio che quanto dici e'
falso:
passare per il vertice per raggiungere un punto simmetrico rispetto
a quello iniziale e' una perdita di tempo e di spazio per la formica:
e' molto piu' breve passare per una circonferenza perpendicolare
all'asse del cono che connette i due punti! Cosa volevi dire in realta'?

Ciao, Valter Moretti



>
> Se per� andiamo su 4 dimensioni, la formica diventiamo noi. E chi fa la
> parte dell'uomo? Mah...
>
> > Ovviamente e' un concetto assai ostico da digerire tantoche',
> > parasossalmente, per quanto RG sia quasi universalmente data per
> > scontata come valida, a piu' di 80 anni dalla sua introduzione non e'
> > molto 'masticato' nemmeno in ambiente scientifico tranne per gli addetti
> > ai lavori, al punto che RG non e' nemmeno un corso 'fondamentale' per
> > la laurea in fisica (e i piu' si guardano bene dal seguirlo...!).
>
> Forse non lo era, ma ho un amico che sta facendo il corso di laurea in
> fisica che garantisce la sua essenzialit�, oggi.Ciao!
> Nicola Tateo
>
> home page: http://avda.cjb.net
> http://www.vigevano.vol.it/cultura/avda/
>
> ----------------------------------
> Bisogna ascoltare molto e
> parlare poco per governare bene uno
> stato.
> Cardinale Richelieu
> ----------------------------------
Received on Thu Mar 25 1999 - 00:00:00 CET

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