Re: I LIMITI DELLA SCIENZA ED IL RICORSO ALLA FEDE

From: Gian Michele Bertoni <gmberto_at_tin.it>
Date: 1999/03/24

Luca ha scritto nel messaggio <36F6A585.C132EDDF_at_yahoo.com>...
> Nessuno le impedisce di coltivare un suo credo, ma mi
>sembra alquanto provocatorio da
>parte sua inserire un messaggio del genere in una NG di fisica,
quando
>esistono NG di teologia, ateismo e
>filosofia a mio avviso piu' atti a sviluppare una eventuale
discussione
>sulle basi che lei ha posto nel suo msg.

Tuttavia credo che possa essere attinente all'oggetto del newsgroup
(ma, a dire il vero, non sono andato a leggermi il manifesto) un
discorso epistemologico sul metodo della scienza: interessanti in
questo senso sono le considerazioni di Karl Popper nel suo "La logica
della scoperta scientifica" e nel successivo "PostScript" sulla
falsificabilita' e la corroborazione di una teoria scientifica.

A tal proposito (e per rispondere a Ire) vorrei citare un passo
nell'ultima pagina della "Logica" :

"Il vecchio ideale scientifico dell'episteme - della conoscenza
assolutamente certa, dimostrabile - si e' rivelato un idolo.
L'esigenza dell'oggettivita' scientifica rende ineluttabile che ogni
asserzione della scienza rimanga necessariamente allo stato di
tentativo. E' bensi' vero che ogni asserzione scientifica puo' essere
corroborata, ma ogni corroborazione e' relativa ad altre asserzioni
che a loro volta hanno natura di tentativi. Possiamo essere
"assolutamente certi" solo nelle nostre esperienze soggettive di
convinzione, nella nostra fede soggettiva."

Ciao

Gian Michele Bertoni
--
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Received on Wed Mar 24 1999 - 00:00:00 CET

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