luke ha scritto nel messaggio <36f109db.7436864_at_news.iol.it>...
>In altre parole, il prisma quando viene investito dall'onda, reagisce
>separando le componenti , ma non pu� sapere in anticipo quale sar� la
>durata dll'onda, per lui nei primi 10 secondi le onde degli esempi
>prcedenti sono identiche; come fa allora a disperderle in modo
>differente?
Si. Bella domanda.
Posso rispondere (o almeno, ciprovo) riferendomi al caso che conosco meglio,
ma penso che il ragionamento sia estendibile anche al caso ottico (sempre
onde sono).
La risposta sta nel fatto che la risoluzione di frequenza che puoi ottenere
nella misura e' legata al tempo di osservazione. In pratica, guarda caso, e'
dell'ordine di 1/T. Quindi, per poter vedere il sin(x)/x, devi avere uno
strumento che integri coerentemente cio' che rcevii in un tempo paria a
circa T.
Personalmente, non ho mai osservato lo spettro di un "singolo" impulso. Ma,
tantissime volte, quello di un treno di impulsi ciclici.(In questo caso, la
trasformata e' sempre un sin(x)/x, ma campionata..ovvero: una sequenza di
righe spettrali, sistanziate della frequenza di ripetizione, il cui
inviluppo forma un sin(x)/x. In questo caso, puoi ottenere tutta la
risoluzione che vuoi visto che puoi osservare su N impulsi.
ciao
Renato Croci
Roma-Italy
e-mail: kyrenato_x_at_geocities.com
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Received on Fri Mar 19 1999 - 00:00:00 CET