Marcos ha scritto:
> Se il mio corpo chiude un circuito elettrico attraversato da corrente
> elettrica, questa mi attraverser�?
Senza dubbio si'.
> Lo so che il corpo � un
> conduttore, ma la cosa che mi lascia perplesso � che per entrare a
> far parte del circuito, devo mettere in contatto una soluzione
> elettrolitica (il mio corpo) con un conduttore metallico (di prima
> specie): l'accoppiamento tra i due non dovrebbe essere solo
> capacitivo?
No, lo puoi verificare sperimentalmente montando un semplice
circuito elettrico formato da una pila collegata con dei cavi
di rame a una lampadina, allora passa corrente nel circuito e
la lampadina si accende, inserendo in serie alla lampadina anche
la soluzione elettrolitica (collegata con due elettrodi al resto del
circuito), osserverai, se la conduttanza della soluzione sara'
abbastanza elevata, che la lampadina rimarra' accesa.
> Evidentemente la mia domanda ne sottende un'altra: tutti i conduttori
> metallici (anche il platino, ecc.) partecipano a reazioni chimiche
> tali da consentire il passaaggio di cariche?
Nel processo di elettrolisi in genere si cerca di utilizzare elettrodi
inerti (appunto come ad es. il platino) che _non_ partecipino
alla reazione chimica, se non indirettamente come tramiti per
consentire il passaggio di cariche.
> Perch� se ci� non � vero
> e l'accoppiamento � solo capacitivo, dovremmo morire solo se dV/dt �
> diversa da zero: in corrente continua dovremmo solo "caricarci" fino
> all'equilibrio elettrostatico col resto del circuito: � corretto?
No.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Sun May 30 2010 - 08:01:01 CEST