Valter Moretti ha scritto:
> In effetti sulla invarianza (almeno locale) sotto il gruppo di
> Lorentz non discuto, l'ipotesi che potrebbe sollevare qualche dubbio
> e' la localita'. (Elio parla di "commutativita' locale", cosa
> significa Elio?).
Guarda che l'invarianza che occorre e' Poincare', non solo Lorentz.
Quanto alla commutativita' locale, significa che due campi in punti x, y
tali che x-y e' di tipo spazio debbono commutare o anticommutare.
Debole significa che in realta' basta che sia nullo il valor medio sul
vuoto del commutatore. Ma qui ho paura di dire qualcosa di sbagliato: e'
passato troppo tempo :(.
Avrai capito che il contesto e' diverso da quello che pensi tu: non si
parla di lagrangiana, ma di teoria alla Wightman.
> Io comunque stento a credere che la teoria della
> rinormalizzazione sia davvero il meglio che si possa immaginare
> per descrivere la natura. Forse e' solo una "brutta copia" della
> realta' ed esistono descrizioni migliori che ancora non conosciamo.
A sentimento sono con te...
> Di conseguenza sarebbe interessante capire se qualche
> forma di CPT e' dimostrabile anche in presenza di gravita'
> sostituendo l'ordinamento normale con qualcosa d'altro...(oltre a
> definire per bene C, P e T) anche perche' la gravita', al CERN, e'
> piccola ma c'e'!
Questione interessante. Si potrebbe pensare che in fondo una curvatura
piccola produce effetti piccoli, ma non e' detto.
Oltre 30 anni fa, con Picasso e Strocchi, dimostrammo una serie di
piccoli risultati da cui seguiva un corollario: ogni simmetria che non
sia esatta e' massimamente violata. Non sto a dare qui la precisa
definizione tecnica, ma il senso credo sia chiaro: non ci sono rotture
di simmetrie che siano uniformemente piccole.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Tue Mar 09 1999 - 00:00:00 CET
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