Re: Inversione temporale

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 1999/03/03

lhotse wrote:
>
> Valter Moretti wrote:
>
> > il teorema CPT e'
> > un _teorema_ non un _principio_.
>
> Vero, ma le ipotesi sono cosi' poco rilassabili (invarianza di lorentz e di
> gauge mi pare) che se si osservasse una violazione di CPT la cosa non sarebbe
> molto piacevole. Se non ci si puo' fidere nemmeno del buon vecchio lorentz,
> cosa ci resta? Ai giorni d'oggi non c'e' piu' ripetto per gli anziani!


 Ciao, si che c'e' rispetto per gli anziani :) Ora ho un po' di tempo
 e spero di spiegarmi meglio.

 In effetti sulla invarianza (almeno locale) sotto il gruppo di
 Lorentz non discuto, l'ipotesi che potrebbe sollevare qualche dubbio
 e' la localita'. (Elio parla di "commutativita' locale", cosa
 significa Elio?).
 D'altra parte e' anche difficile immaginare una lagrangiana per le
 interazioni fondamentali che non sia costruita localmente, sempre
 ammettendo che lo spaziotempo sia davvero una varieta' anche su
 scale di Planck (e anche qui si aprirebbe un discorso infinito).
 
 Comunque la richiesta di localita' delle teorie di campo
 (piu' precisamente la richiesta che le interazioni elementari siano
 descritte da prodotti di campi (spinoriali/tensoriali) definiti nello
 stesso evento dello spaziotempo) e' uno dei motivi per cui si deve
 introdurre tutto il marchingegno della rinormalizzazione proprio
 perche' i prodotti di campi non sono ben definiti matematicamente
 (piu' o meno e' il problema della definizione del prodotto di
 distribuzioni). In effetti l'ambiguita' matematica che ne consegue,
 da un punto di vista fisico, e' trattabile tramite la procedura di
 rinormalizzazione necessaria per interpretare gli apparenti infiniti
 della teoria. Io comunque stento a credere che la teoria della
 rinormalizzazione sia davvero il meglio che si possa immaginare
 per descrivere la natura. Forse e' solo una "brutta copia" della
 realta' ed esistono descrizioni migliori che ancora non conosciamo.
 D'altra parte, il requisito di localita' sembra condurre senza
 alternative alla rinormalizzazione. Le teorie delle stringhe ed
 affini sono forse un'utile alternativa? Io non mi pronuncio ma
 sono diffidente per altri motivi che ora non spiego.

 Altra cosa piuttosto tecnica, nello spaziotempo curvo (cioe' in
 presenza di gravita'pensata come background classico) possiamo
 ancora costruire lagrangiane locali invarianti sotto Lorentz
 (invarianza locale) e possiamo definire, almeno in certi casi gli
 operatori C, P e T. Tuttavia nelle ipotesi del teorema CPT che
 conosco io c'e' anche la richiesta dell' "ordinamento normale" dei
 campi. La nozione di ordinamento normale (che e' il primo passo verso
 la rinormalizzazione) e' una prescrizione con pochissimo senso
 fisico nello spaziotempo curvo perche' rimuove le polarizzazioni
 del vuoto. Di conseguenza sarebbe interessante capire se qualche
 forma di CPT e' dimostrabile anche in presenza di gravita'
 sostituendo l'ordinamento normale con qualcosa d'altro...(oltre a
 definire per bene C, P e T) anche perche' la gravita', al CERN, e'
 piccola ma c'e'!


  Ciao, Valter Moretti
  Dipartimento di Matematica
  Universita' di Trento
Received on Wed Mar 03 1999 - 00:00:00 CET

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