lhotse wrote:
>
> Valter Moretti wrote:
>
> > il teorema CPT e'
> > un _teorema_ non un _principio_.
>
> Vero, ma le ipotesi sono cosi' poco rilassabili (invarianza di lorentz e di
> gauge mi pare) che se si osservasse una violazione di CPT la cosa non sarebbe
> molto piacevole. Se non ci si puo' fidere nemmeno del buon vecchio lorentz,
> cosa ci resta? Ai giorni d'oggi non c'e' piu' ripetto per gli anziani!
Ciao, si che c'e' rispetto per gli anziani :) Ora ho un po' di tempo
e spero di spiegarmi meglio.
In effetti sulla invarianza (almeno locale) sotto il gruppo di
Lorentz non discuto, l'ipotesi che potrebbe sollevare qualche dubbio
e' la localita'. (Elio parla di "commutativita' locale", cosa
significa Elio?).
D'altra parte e' anche difficile immaginare una lagrangiana per le
interazioni fondamentali che non sia costruita localmente, sempre
ammettendo che lo spaziotempo sia davvero una varieta' anche su
scale di Planck (e anche qui si aprirebbe un discorso infinito).
Comunque la richiesta di localita' delle teorie di campo
(piu' precisamente la richiesta che le interazioni elementari siano
descritte da prodotti di campi (spinoriali/tensoriali) definiti nello
stesso evento dello spaziotempo) e' uno dei motivi per cui si deve
introdurre tutto il marchingegno della rinormalizzazione proprio
perche' i prodotti di campi non sono ben definiti matematicamente
(piu' o meno e' il problema della definizione del prodotto di
distribuzioni). In effetti l'ambiguita' matematica che ne consegue,
da un punto di vista fisico, e' trattabile tramite la procedura di
rinormalizzazione necessaria per interpretare gli apparenti infiniti
della teoria. Io comunque stento a credere che la teoria della
rinormalizzazione sia davvero il meglio che si possa immaginare
per descrivere la natura. Forse e' solo una "brutta copia" della
realta' ed esistono descrizioni migliori che ancora non conosciamo.
D'altra parte, il requisito di localita' sembra condurre senza
alternative alla rinormalizzazione. Le teorie delle stringhe ed
affini sono forse un'utile alternativa? Io non mi pronuncio ma
sono diffidente per altri motivi che ora non spiego.
Altra cosa piuttosto tecnica, nello spaziotempo curvo (cioe' in
presenza di gravita'pensata come background classico) possiamo
ancora costruire lagrangiane locali invarianti sotto Lorentz
(invarianza locale) e possiamo definire, almeno in certi casi gli
operatori C, P e T. Tuttavia nelle ipotesi del teorema CPT che
conosco io c'e' anche la richiesta dell' "ordinamento normale" dei
campi. La nozione di ordinamento normale (che e' il primo passo verso
la rinormalizzazione) e' una prescrizione con pochissimo senso
fisico nello spaziotempo curvo perche' rimuove le polarizzazioni
del vuoto. Di conseguenza sarebbe interessante capire se qualche
forma di CPT e' dimostrabile anche in presenza di gravita'
sostituendo l'ordinamento normale con qualcosa d'altro...(oltre a
definire per bene C, P e T) anche perche' la gravita', al CERN, e'
piccola ma c'e'!
Ciao, Valter Moretti
Dipartimento di Matematica
Universita' di Trento
Received on Wed Mar 03 1999 - 00:00:00 CET
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