Studio dei processi metabolici della alimentazione
Corso di Riconversione Professionale
-ITC. E. Da Empoli Reggio Calabria-
Vedi: <
http://www.edscuola.com/lre.html>
Relazione di Paolo Manzelli
Direttore del Laboratorio di Ricerca Educativa- Universita� di Firenze
<LRE_at_chim1.unifi.it> ; <
http://www.chim1.unifi.it/group/education>
Introduzione.
La alimentazione deve essere considerata come l� elemento fondamentale
per la salute di un individuo. Quanto sopra fu convinzione di
Ippocrate di Cos (460-370 a.C) e poi di Epicuro di Samo ( 341- 270
a.C), il primo si rese conto di quanto la salute dipenda in via
fondamentale dal cervello regolatore degli timoli di fame e di sazieta�,
mentre il secondo, dicendo " l�uomo e� quel che mangia", inizio� a
pensare che gli atomi e le loro aggregazioni delle quali e� composto l�
essere umano sono i responsabili della dinamica della vita.
Tali antiche premesse ci fanno intuire come oggi, a partire da tali
fonti cognitive, siamo giunti a pensare che un sistema vivente e�
assimilabile ad un reattore bio-chimico regolato da due tipi di energia,
quella estratta dagli alimenti e quella relativa al sistema di
informazione.
Erwin Schrodinger, premio Nobel per la Fisica del 1933, in un suo famoso
libro intitolato "What is Life" (1) , si pose il problema di come agisca
la informazione nel sistema vivente. Egli inizio�con il ricercare la
comprensione di un complesso di fenomeni che chiamiamo "informazione" a
parire dai concetti gia� eleborati dalla scienza. Infatti l�idea di
informazione rappresenta un concetto di cui la scienza, nella sua
impostazione meccanica ed anche quanto-meccanica, non ha ancora espresso
chiara defizione. La scienza tradizionale ha separato il soggetto dall�
oggetto della osservazione e pertanto ha concepito la informazione come
un fatto mentale astratto, non correlato cioe� alle attivita� biologiche
del cervello e del corpo umano. La scienza contemporanea ha infatti
studiato la natura come un evento in se stesso oggettivo e tale
impostazione non ci pone nelle condizioni di poter riflettere sul fatto
che, cio� che e� a noi noto, e� il frutto dalla elaborazione biochimica
della nostra mente. Cosi ad es. possiamo comprendere come elementi
della informazione ereditaria espressa dai geni del DNA lavorino come
fatto oggettivo, ma non sappiamo porci la domanda di come la genetica,
che ci ha costruito come esseri viventi, possa avere una comprensione
intrinseca della sua azione di informazione nell� agire nella
trasformazione delle sostanze biochimiche che ci danno la vita.
Forse esagerando rispetto ad una visione materialistica del DNA,
considerato come molecola chimica capace di conservare informazione,
recentemente alcuni studiosi americani di socio-biologia, un ramo della
antropologia culturale, asseriscono e sostengono che le relazioni tra
cervello corpo e mente, vengono guidate dagli interessi di sopravvivenza
della specie, interiorizzati nel DNA. Quindi attribuiscono al sistema di
informazione genetica la capacita� di eseguire una propria espressione
sincronizzata con la comunicazione chimica cerebrale, che induce
sensazioni e pulsioni interiori recepite dall� individuo come esigenze
fisiologiche. Tali autori affermano che l� informazione genetica risulta
decisiva anche in senso sociale in quanto agisce sulla connessione della
famiglia e quindi della societa�, attribuendo pertanto al DNA un
fondamento cosciente che riduce il libero arbitrio dell� uomo. A
fondamento di tale loro asserzione portano varie prove sperimentali: ad
es. gli animali che vivono in coppie, come generalmente fa l� uomo, nel
fare all� amore producono a livello cerebrale una proteina precursore di
endorfine, che sono particolarmete attive nel talamo, sezione cerebrale
dove si generano le sensazioni e le pulsioni che rinforzano la
correlazione della coppia.
Indubbiamente la risposta alla domanda di cosa sia la vita era piu�
facile ed intuitiva per gli antichi filosofi-scienziati greci, perche�
essi si riferivano come Ippocrate ad una "intelligenza della natura" di
cui facciamo parte integrante, mentre altri come Epicuro si rifacevano
ad una concezione generale "vitalistica" per i quali gli atomi stessi
erano elementi fondamentali della vita dell� universo, e come tali
viventi essi stessi.Gli atomi per Epicuro si comportavano infatti come
semi in un campo e quindi erano essi stessi dotati di principi vitali.
Oggigiorno essendo ben lontani da tali concezioni della filosofia greca
antica, dobbiamo capire come sviluppare nella scienza contemporanea
nuove concezioni che spieghino lo svolgimento dei processi di
informazione associati al metabolismo nutrizionale e piu� in generale
abbiamo bisogno di creativita� cognitiva in ogni campo scientifico volto
alla comprensione della vita; cosi� ad esempio dovremo dare una
interpretazione al riconoscimento molecolare, che vada al di la� della
troppo semplice immagine di relazione tra chiave e serratura; dovremo
inoltre ricercare una logica interpretativa a riguardo della
comunicazione chimica, un tempo piu� semplicemente definita
intuitivamente da relazioni naturali di affinita�chimica gia�
preordinate dalla natura.
Pertanto, proprio partendo dalla necessita� di revisione dei modelli
scientifici, Schrodingher scrisse un capitolo importante del libro
intitolato: " la materia vivente si alimenta di entropia negativa" ( 1 -
pp. 74/75),ponendosi il problema di capire piu� a fondo il significato
fisico del metabolismo, termine che in greco significa "scambiare".
Schrodingher critico� l� idea semplicistica che lo scambio nutritivo sia
semplicemente energetico; un elemento vitale infatti e� l� acqua, di cui
il nostro corpo e� composto per oltre il 60 % e tutti sappiamo quanto l�
acqua sia importante per la vita, senza fornire alcun contributo
calorico. L� idea che ci nutriamo di energia e� infatti molto
approssimata e proviene da misure calorimetriche degli alimenti, ma noi
in vero non siamo una stufa. Ad es. oggi sappiamo che la molecola di DNA
priva di acqua, cioe� considerata nel vuoto, si spezzerebbe entro poche
frazioni di secondo; l� acqua infatti stabilizza la dinamica molecolare
del DNA sostenendo questa struttura chimica complessa, con la
costruzione dinamica di ponti ed idrogeno che rendono flessibile il DNA.
In relazione al fatto che la nutrizione viene riduttivamente considerata
in termini di bilancio energetico, Schrodinger dice testualmente " Per
un organismo adulto il contenuto energetico e� pressoche� stazionario
cosi� come il contenuto materiale. Poiche� certamente ogni caloria e�
equivalente ad ogni altra qualsiasi caloria, non si riesce a vedere a
cosa serva un semplice scambio. Quale� e� quindi il prezioso elemento
che e� contenuto nel nostro cibo che ci preserva dalla morte ?".
Un corpo morto infatti pesa quanto quello del vivo, ma la vita non si
manifesta piu�, non tanto per le calorie che il morto se combusto puo�
ancora sprigionare. La vita e� funzione di un lavoro di informazione
necessario per la ricomposizione del metabolismo cellulare, che con la
morte in qualche modo e� repentinamente cessato.
A questo quesito sul significato fisico della vita Schrodinger
utilizzando dei termini della scienza termodinamica risponde : "e� la
neg-entropia ( entropia-negativa) generata dal processo metabolico di
scambio di energia e materia, il cibo effettivo della vita"; se il
sistema vivente fosse chiuso ed isolato, allora l� entropia del sistema
tenderebbe ad un massimo, la qual cosa che corrisponde a morte certa .
Gli studi sulla formazione molecolare e quindi la ricerca dei i
processi che realizzano la informazione ( non solo e soltanto genetica)
necessari a dare ordine ai processi vitali per ricostruire dinamicamente
l� organismo, divengono oggi cognizioni prioritarie rispetto alle
misure correlative della quantita� energetica del cibo; tale
considerazione rappresenta la differenza sostanziale tra le esigenze
cognitive della indagine biologica moderna rispetto allo studio
tradizionale della meccanica in fisica, la dove la misura quantita� ha
assunto un valore fondamentale rispetto alla qualita�.
Per capire meglio la concezione introdotta da Schrodinger e� opportuno
ricordare come il fisico tedesco Rudolf Clausius introdusse il concetto
di Entropia,che significa traformazione (trope�) dall� interno (en), in
base ai suoi studi del comportamento dei gas, al fine di giustificare
la irreversibilita� del calore che passa da un corpo caldo ad uno freddo
e non viceversa.
In tal caso Clausius considero� che la temperatura per il coefficiente
di traformazione interna (S) indica la quantita� di calore dispersa in
una trasformazione; la dispersione di calore e� quella che rende
irreversibile il processo. In seguito a tale ragionamento Clausius nel
1865 defini� la Entropia come rapporto tra quantita� di calore e
temperatura.
Fu poi l�altro fisico tedesco Ludwig Boltzmann a correlare la Entropia
alla probabilita� (P) del moto delle molecole gassose, che determina
calore per attrito, con una formulazione da cui si definisce che S= k
Log P.
Infine per capire piu� a fondo come la "neg-entropia" corrisponda ad
"informazione", quest� ultima intesa nel senso di qualcosa che precede
la forma, e� necessario far riferimento al lavoro di Leon Brillouin
(2), il quale partendo dal secondo principio della termodinamica,
dimostro� che l� entropia, misurando la probabilita� di evoluzione di un
sistema verso un sistema omogeneo ad S massima , equivale ad una misura
della carenza di informazione. Infatti l�informazione e� frutto della
possibile analisi di differenze in quanto un sitema in equilibro
omogeneo e� del tutto privo di informazione; l� entropia per Brillouin
diviene quindi una misura di quanta informazione e� andata pertuta in
una trasformazione e viceversa la "negentropia" assume il significato di
misura del contenuto di informazione in una trasformazione.
Quanto sopra detto e� ancora piu� facilmente comprensibile facendo
riferimento ad un semplice esempio: quando si trasforma l� uva in vino ,
e� necessario iniziare con lo schiacciare l� uva ed in tale fase si
perde informazione in quanto viene distrutta la forma del grappolo d�
uva, un tale processo che necessita di apporto energetico, viene
indicato dalla crescita di entropia (ovvero di disordine) ; viceversa
quando una nuova forma molecolare viene sintetizzata, ( che per
semplicita� chiamiamo "vino") , in tale fase si registra la crescita di
negantropia ovvero di un nuovo ordine molecolare sufficientemente
stabile nel tempo.
Facendo riferimento ai precedenti concetti pertanto la alimentazione e�
quindi definibile come un complesso processo di relazioni tra
energia,materia ed informazione ( o se si preferisce di crescita
negentropica), che attiva la vita di organismo; quest�ultimo puo quindi
essere considerato come una rete di comunicazioni programmate (es da:
DNA, RNA, molecole-carrier ...ecc ...) che vengono catalizzate da
sistemi di informazione (es. neurotrasmettitori, ormoni, enzimi.. ecc) ,
che si esprimono nella codifica e decodifica di interazioni tra materia
ed energia; questo sistema va considerato in termini di un sistema di
informazione, che nell� insieme caratterizza le attivita� cataboliche e
anaboliche del metabolismo di un organismo vivente.
La comunicazione chimica si esprime ad es. tramite la messa a comune di
alcuni elettroni, ovvero la interazione di cariche elettriche, oppure la
polarizzazione e depolarizzazione di molecole dipolari ecc.. ecc. ; tale
insieme di comunicazioni chimiche puo� essere organizzata in modo che la
informazione trasmessa possa selezionare e dare forma a strutture
molecolari prestabilite dalla codificazione genetica.
Ragionando in tal guisa possiamo dire che nei sistemi di
auto-organizzazione delle reazioni biologiche, il metabolismo chimico si
attua utilizzando di tutta una serie di reazioni cicliche accoppiate che
necessitano energia dall� esterno, per agire sulla degradazione
(reazioni cataboliche) degli alimenti, le quali generano anche la
driving force (energia trainante) del processo metabolico. Le reazioni
del catabolismo sono quindi eso-energetiche (+E) e con crescita di
entropia(+ S); esse vengono accopiate con reazioni di sintesi
(anaboliche), quali ad es. la sintesi endo-energetica dell�
adenosin-trifosfato (ATP), che funziona da accumulatore di energia (-E =
circa 7 Kcal Mole spendibili in successive azioni di sintesi; ricordiamo
che sono necessarie piu� di 8 K/cal Mole per la reazione inversa ADP +
P � ATP ). La energia accumulata da ATP successivamente viene spesa la
dove vi sia un lavoro necessario per ottenere una nuova organizzazione
molecolare, e cioe� l� ATP decomponendosi ciclicamente in
adenosindifospato (ADP) ed acido fosforico (P) attiva un lavoro di
informazione ovvero di crescita negentropica (-S).
Nella fase catabolica tramite processi di idrolisi, coadiuvati da enzimi
e coenzimi, che hanno funzione catalitica specifica , ogni sostanza
ingerita ( glucidi, lipidi e proteine ecc..), viene degradata nei
componenti fondamentali; i glucidi in anidride Carbonica (CO2) ed
alcool etilico, i lipidi generalmente vengono idrolizzati a glicerina
ed acidi grassi quali ad es l� acido lattico; mentre la demolizione per
idrolisi delle proteine conduce alla separazione degli amminoacidi dalla
formula generale del tipo (NH2-(CH)n-COOH); tali costituenti proteici
possono venire: A) ossidati per produrre calore generando ammoniaca
(NH3) e CO2, molecole semplici che vengono espulse dall� organismo; la
prima trasformata in urea ( 2NH3 + CO2 � urea) con le urine e la
seconda trasformata in acido Carbonico (H2CO3 � H20 + CO2) ed
allontanata dalla respirazione; B) oppure gli amminoacidi servono per
le successive sintesi di proteine secondo un processo controllato dalla
informazione genetica specifica di ciascun individuo. Dato che nostro
sistema metabolico non e� capace di sintetizzare cinque tipi dei 21
amminoacidi, i cinque amminoacidi essenziali dobbiamo assumerli dalla
alimentazione.
In generale l� insieme dei prodotti idrolizzati ed elaborati dalla
catalisi enzimatica confluisce in un sistema complesso di reazioni detto
Ciclo di Krebs dal nome del biochimico tedesco Hans A. Krebs che nel
1937 ne pubblico� una dettagliata formulazione che mise in luce il
concatenamento ciclico di una grande serie di reazioni, regolata da
enzimi e coenzimi, che con meccanismi di ossidazione e idrogenazione dei
prodotti di reazione portano ad un controllo graduale della elevata
quantita� di energia liberata in tale processo. Il ciclo di Krebs puo�
quindi essere visto con una immagine, come una piazza centrale in cui
convergono moltre le vie metaboliche il cui traffico e� regolato da
enzimi e coenzimi (quali semafori e vigili del traffico cittadino ), che
indirizzano il materiale disaggregato da fonti alimentari verso la
ricostruzione di prodotti molecolari ottenibili per sintesi anabolica di
cui le cellule hanno bisogno; tutto cio� avviene quindi con modalita� in
gran parte indipendenti dalla dieta utilizzata, dato che qualsiasi cosa
mangiamo, viene ridotta nei suoi componenti essenziali i quali sono in
numero limitato. Da tali considerazioni si comprende meglio come il
lavoro di informazione, ovvero il processo di regolazione negentropico,
sia il probema da individuare e studiare per comprendere la vita e con
essa il problema della salute.
Ricordiamo come alcuni enzimi detti "deidrogenasi" lavorino regolando i
processi di ossidoriduzione, cosi ad es. il coenzima trasportatore di
idrogeno NADH, nel ciclo di Krebs determina la produzione di tre
molecole di ATP, mentre la attivita� di un�altro importante nucleotide
FADH2, ne produce solo due; la scelta dell� uno o dell� altro enzima e�
selezionata da un sistema complesso di informazione ormonale generata
dalle ghiandole endocrine, ed inoltre da un sistema di comunicazione
intra ed intercellulare, non ancora ben compreso dalla scienza, che
puo�ad es. decidere di utilizzare gli amminoacidi solo per fornire
calore, ovvero puo� sceglire di attivare della sintesi di nuove proteine
azionando il processo controllato dal sistema di informazione genetica
(DNA-RNA-RNA-Transfer ....) (3)
Possiamo considerare a questo punto il fatto che nella cellula vivente,
le molecole che si formano certamente non nascono in modo casuale da
semplici reazioni chimiche, ma piuttosto vengono prodotte da vie
biosintetiche preordinate ed altamente specifiche in cui ciascun passo
viene catalizzato da un adeguato enzima che agisce sulla selezione di
sostanze tra loro affini ( come ad es. gli zuccheri destro o levo giri),
in un sistema di riconoscimento molecolare e di trasferimento di
informazione generale nel quale agiscono anche funzioni cerebrali. Tutto
cio� attualmente non rappresenta un sistema riproducibile in laboratorio
e neppure risulta facilmente compresibile dalla scienza contemporanea.
E� infatti difficile comprendere ad es. come il sistema vivente adulto
persegua una regola di "omeostasi" per cui l� individuo tende a rimanere
se stesso durante il cambiamento metabolico la� dove ben poche molecole
perdurano senza modificazioni per tempi che durano piu� di un� ora, in
quanto vengono degradate e risinteizzate in modo ordinato continuamente
anche all� interno delle ossa. Per comprendere meglio questo stato
dinamico ben poco spontaneo, ma frutto di un lavoro di informazione che
permette una trasformazione continuamente ordinata, bisogna invero
iniziare a riflettere a fondo sui concetti scientifici che utilizzamo
per capire le relazioni tra alimentazione vita e salute.
Quando ad esempio parliamo del lavoro di informazione nel contesto
biologico, il concetto di lavoro e� evidentemente ben diverso da quello
descritto dalla fisica meccanica, come forza per spostamento di un
oggetto che rimane inalterato nel tempo. C�e� pure del lavoro meccanico
nel sistema biologico, ma esso costituisce una parte concettualmente
trascurabile nella comprensione della vita, proprio in quanto abbiamo
visto che non siamo in presenza di alcuna condizione statica di
equilibrio, ma in una situazione di organizzazione dinamica nella
quale piu� del lavoro meccanico e� decisivo l� apporto del lavoro di
informazione.
L� informazione infatti non puo� essere estratta da un sistema in
equilibrio, la dove essa e� una una costante; di conseguenza la
informazione di un distema in equilibrio costa poco in termini
energetici cosi� che la meccanica puo� trascurarne la entita�. Diverso
e� il caso dei sistemi viventi dove ad esempio sappiamo che basta ben
poca materia od energia per bloccare il sistema di informazione che
produce la vita.
Infatti ad es. possiamo ricordare come siano sufficienti pochi
milligrammi di curaro ( o ancora minori quantita� di gas nervini) per
bloccare i meccanismi di trasmissione neuronale di informazione, ed
oggi iniziamo a capire che, con una pillola per dimagrire, si puo�
agire sul rallentamento dei processi di idrogenasi/deidronenasi
enzimatica ed operare sulla inibizione della produzione di ATP, da cui
dipendono le energie di attivazione dei processi anabolici, pur
mangiando molto; allora diviene evidente quanto sia riduttivo limitare
lo studio della nutrizione ad un calcolo energetico di calorie immesse e
consumate dall� individuo, cosa che puo� servire solo a dare una
informazione parziale sul fattore peso dell� individuo, ma ben poco sul
significato scientifico della vita..
Gia� sappiamo come piccole quantita� di vitamine e di elementi
inorganici siano essenziali per la salute proprio in quanto tali
elementi di basso valore energetico vanno ad interagire con il sistema
di lavoro di informazione di un organismo vivente.
Pertanto per affrontare il problema della vita i chimici ed i
biochimici, durante questo secolo che sta per finire, hanno analizzato
e scoperto molti particolari sia sulla evoluzione chimica che sui
meccanismi di reazione dei sistemi biologici complessi; quello che
ancora manca e� proprio una comprensione dei principi che agiscono nel
campo dello sviluppo delle trasformazioni molecolari viste in termini
di auto-organizzazione dei sitemi di informazione biologica; quanto
sopra indubbiamente necessita una profonda riconcettualizzazzione della
scienza.
In questo impegno di approfondimento concettuale delle scienze della
vita, vari ricercatori biochimici tra cui il russo Alexander Ivanovic
Oparin (1938) ed in seguito l� americano Standey Miller (1953), ed
altri, hanno iniziato a sperimentare la attivita� di scariche
elettriche su un "brodo primordiale" composto di molecole semplici come
metano,ammoniaca, acqua,e sale riuscendo ad ottenere amminoacidi
semplici; poi dai primi "coacervati molecolari" di chimica pre-biotica
ottenuti in tal guisa, mediante ulteriori trattamenti ed aggiunte di
molecole ossigenate, hanno osservato una incipiente evoluzione chimica,
che ha condotto ad ottenere in vitro la produzione di alcune proteine, e
persino alcune sequenze del RNA, senza pero� attivare in alcun caso
sistemi paragonabili a qualcosa di simile ad un sistema vivente. (4)
Altri chimici hanno tentato di individuare situazioni similari al
metabolismo. ricercando di simulare il ciclo di Krebs ( a cui
afferiscono migliaia di reazioni) ad un livello di organizzazione
catalitica inferiore, in modo da capire i principi che regolano tale
attivita� di auto-organizzazione delle trasformazioni chimiche. Tra essi
inizio� lo studio delle "Reazioni Chimiche Oscillanti" il chimico russo
Zhabotinskii (1953) ed in seguito i suoi studenti Belousow ed Prigogine
( quest� ultimo per tali studi ottenne il premio Nobel per la chimica
nel 1977) (5), proprio in quanto riusci� ad definire alcuni criteri
interpretativi innovativi per la comprensione dei sistemi chimici che
presentano condizioni di auto-organizzazione dinamica simili a quelle
del metabolismo.
Concludendo queste sinteche considerazioni sullo studio dei processi
metabolici della alimentazione, allo scopo di dare un contributo alla
innovazione educativa, il nostro Laboratorio ha realizzato in
collaborazione con il centro didattico TV della Universita� di Firenze
l� Audiovisivo in cassetta VHS dal Titolo "Le Reazioni Chimiche
Oscillanti" (6)
Inoltre comprendendo, in seguito a le indicazioni di Ilya Prigogine, che
l� effetto fondamentale della attivita� di un sistema vivente e� quello
di produrre informazione, abbiamo messo in evidenza la necessita di
costruire un nuovo paradigma della scienza, che sappia prendere in
considerazione il concetto di "informazione" quale parametro generale
mancante per dare sviluppo alla capacita� di interpretazione del lavoro
di informazione in campo biologico.
Pertanto sapendo dal principio di conservazione della energia, che non
e� possibile ricavare da un sistema piu� lavoro di quanto se ne sia
speso in esso, datasi la impossibilita� sperimentale di attuare il moto
perpetuo, abbiamo iniziato ad introdurre la variabile informazione come
una forma di energia mancante nella considerazione delle possibili
trasformazioni di Energia. Il risultato della nostra riflessione e�
semplice ma essenziale poiche � facile ricavare che la crescita di
informazione in un sistema dinamico di codificazione e decodificazione
di interazioni tra energia e materia, avviene a spese di una sostanziale
economia che procede verso la dematerializzazione di processi a forte
dissipazione di energia. Abbiamo chiamato questo risultato "principio di
fertilita� evolutiva".(7)
La revisione delle conoscenze scientifiche, associata allo sviluppo
odierno delle biotecnologie, acquista un carattere decisivo per lo
sviluppo delle scienza e della cultura contemporanea, pertanto ritengo
proficuo suggerire alcune indicazioni di "cognitive brokering in
Internet" (8) sul tema della Alimentazione, che potranno risultare utili
per un piu� completo sviluppo della "editoria elettronica scolastica" su
questo importante argomento; come Laboratorio di Ricerca Educativa della
Universita� di Firenze vogliamo infatti incentivare in collaborazione
con le scuole, una ampia riflessione nel Worl Wide Web su temi
importanti che riguardano il rinnovamento cognitivo della scienza.
BIBLIOGRAFIA
(1) Erwin Schodinger "Che cos�e� la vita", Sansoni Firenze 1988.
(2) Leon Brillouin, "Science & InformationTheory", Ac.Press. NY 1956
(3) Mario Marzona " Le basi Chimiche della vita", SEI -To- 1988
(4) Stephes F. Mason "Chemical Evolution", Claredon P. Oxford (1991)
(5) vedi e-biblio in:
http://magna.com.au/~prfbrown/chaos_02.htm
http://magna.com.au/~prfbrown/ilyatime.htm
http://order.ph.utexas.edu/people/prigogine/index.html
http://order.ph.utexas.edu/endofcertainty/
(6) Audiovisivo VHS- "LE REAZIONI CHIMICHE OSCILLANTI", di P.Manzelli
et Al.;
Catalogo Centro Ditattico Televisivo Universita� di Firenze (1991); l�
audiovisivo puo� puo� essere richiesto in copia per motivi didattici
telefonando a ; 055/ 4376381.
7) P.Manzelli " CREATIVITY AND SCIENCE " , Australian Chemistry
Resource Book, ACIC Bathurst, 12, 128-30, (1992), anche ACTA
VETERINARIA, Univ. de Extremadura, 7, 15-16, (1993) Vedi anche in
internet: La Ricerca Educativa: a cura di Paolo Manzelli
<
http://www.edscuola.com/>, l� articolo dal titolo: "Science and
Creativity" oppure in spagnolo "Creativitad y Ciencia".
8) Cognitive Brokering sul tema Alimentazione
alimentazione
http://www.comune.ferrara.it/itis/mastella/trans.htm
Vitamine :
http://www.comune.ferrara.it/itis/mastella/vitamine.htm
glossario
http://www.areacom.it/html/area/homepage/yogurt/glossa.htm
Didattica nel Web :
http://antlab.fci.unibo.it/cbo/c2/c2.htm
http://www.sameint.it/all/alimenta/al_nos/alimenti/alimenti.htm
http://www.sameint.it/all/alimenta/al_nos/larn/fabbiso.htm
Alimentazione e sport
http://www.sameint.it/all/alimenta/al_sport/idxsport.htm
Curricolo
http://www.bdp.it/~vree0001/EUROPA2.htm
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Paolo Manzelli, Direttore LRE/EGOCreaNET
Tel. +39//055//332549 ; fax: +39//055//354845
Cell: 0335//6760004
E.Mail : LRE_at_chim1.unifi.it
H.P: http://www.chim1.unifi.it/group/education
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Received on Sat Feb 27 1999 - 00:00:00 CET