On 25 Feb 1999, andre wrote:
> Chi di voi saprebbe spiegarmi semplicemente , magari anche a livello
> qualitativo, perch� � proprio la luce a essere cos� importante, perch� un
> segnale non puo' propagarsi a veloc. > c???......
Alla fine del secolo scorso furono fatti degli esperimenti che mettevano
in evidenza che la velocita' della luce (intendo proprio la velocita' che
ha un segnale luminoso) nel vuoto non dipendeva dalla direzione ne dal
sistema di riferimento, cioe' in ultima analisi era errata la formula
della somma galileiana delle velocita'.
Era posto in dubbio l`esistenza di un riferimento privilegiato.
Lorenz cerco' di risolvere il problema dal punto di vista dell`unica
teoria completa disponibile a quei tempi l`elettrodinamica.
Ne so poco ma mi ricordo che egli scrisse le sue trasformazioni (che sono
precedenti alla RS di Einstein) interpretandole come una contrazione reale
delle distanze e derivandola dalle equazioni di Maxwell (INCISO: chi ne sa
qualche cosa di piu'??).
Einstein IPOTIZZO' che un principio fondamentale della meccanica (oltre
all`invarianza sotto il gruppo di Poincare', = traslazioni, rotazioni,
cambiamento di riferimento inerziale, traslazione temporale) fosse
la costanza della velocita' della luce in ogni sistema di riferimento.
Da questi principi, in modo particolare dall`invarianza per trasformazioni
del sistema di riferimento e dalla costanza della velocita' della luce)
derivano le relazioni di Lorentz e tutta la dinamica relativistica.
In tal senzo non ha significato dire quale e' la velocita' della luce,
perche' essa e' un parametro della teoria come la carica dell`elettrone.
La velocita' della uce e' fissata in 299.999,.... (non ricordo tutti i
numeri) Km al secondo. Da qui discende che si ha una definizione di metro.
A questo livello di cose la luce ha importanza (cioe' perche' proprio la
luce perche' e' il campo da cui sono partiti gli esperimenti.
> .............e se un segnale fosse il
> "quanto" di un altro ipotetico "campo" (che viaggia a vel. d>c) per
> propagarsi? magari un campo ancora oscuro a noi?
Nella costruzione di teoria quantistiche delle particelle (in cui la
velocita' della luce e' un parametro e basta, cioe' si assume la validita'
della RS e "c" e' quel parametro che compare nelle equazioni) otteniamo i
seguenti risultati:
Esistono delle particelle con:
1) velocita' minore di c se la loro massa non e' nulla (elettrone per
esempio)
2) velocita' uguale a c se la massa e' nulla (es fotone neutrino (se
VERAMENTE la sua massa e' nulla) gravitone etc etc etc
3) velocita' maggiore di c: queste particelle NON sono state osservate
>perch� proprio il campo
> e.m. � cosi' importante?
A livello teorico il campo e.m. e' importante perche' e' mediato da
particelle a massa nulla: i fotoni.
>Perch� si � certi che la relat. ristretta non potr�
> mai essere violata quando si parla di meccanica relativistica, somma di
> vel., dilatazione temp....
La RS e' ben verificata, nei processi di decadimento di particelle,
transizioni varie e processi ad alta energia. Per esempio sono ben
verificate le distribuzioni di particelle o di energia nei processi di
decadimednto ed inoltre sono visibili nell`atmosfera particelle che
decadrebbero con una vita media troppo breve per essere osservate se non
si considerasse che tale vita e' misurata nel sistema di quiete della
particella che pera' rispoetto a noi si muove con velocita' vicina
rispetto a c (credo siano i leptoni mu generati dai raggi cosmici
sull`alta atmosfera....).
Ovviamente credo nessuno possa affermare che la RS e' GIUSTA in senzo
assoluto, ma che sia una ottima descrizione della meccanica credo ci siano
pochi dubbi in proposito.
> Ultima cosa: nelle trasf. di lorenz � presente il termine v/c, ma cosa �
> veramente "c"? Matematicamente � intesa semplicemente come la vel. di
> propag. del campo in questione o non puo' che essere a PRIORI la vel. della
> luce???
La luce intesa come luce (oppure onda e..m.) non centra nulla. Nelle TL c
e' un parametro che poi diventa uguale alla velocita' delle onde em nel
vuoto.
Dal punto di vista teorico abbiamo un cambio di visuale rispetto a quanto
storicamente avvenuto (come in tutte le discipline sperimentali). Siamo
partiti dalla luce per arrivare a delle leggi che per il momento sono
quelle piu' generali e a piu' basso livello che possediamo. Teoricamente
prendiamo queste come fondamento per ricavare la descrizione dei fenomeni
che ci circondano, compresa la luce.
Marco
Received on Sat Feb 27 1999 - 00:00:00 CET
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