interruzione filamento lampadina

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1999/01/24

Giovanni De Padova ha scritto:
> ciao, scusate ma questo argomento ha scatenato un thread lunghissimo su
> it.hobby.elettronica.
> Penso che sia ormai sviscerato e rimando a quel NG.
> Comunque la corrente di soglia dei differenziali non e' la corrente che
> attraversa il circuito protetto, ma la differenza (int.differenziale) tra la
> corrente che esce dall'interruttore, va a lavorare sui carichi e quella che
> poi ritorna, tutto questo in un certo tempo. Nel civile la Id=30mA e la
> nominale In=20A.
Io non seguo it.hobby.elettronica, e non ho tempo di andare a cercare il
thread. Ma se la conclusione e' stata quella che dici, mi pare proprio
sbagliata.
Va bene che l'int. differ. funziona sulla differenza delle correnti nei
due
conduttori, ma il linguaggio che usi "corrente che esce, va lavorare sui
carichi e ritorna" mi pare parecchio improprio per capire i fenomeni
elettrici. La corrente non e' un treno!

> Se il differenziale interviene e' perche' nel tempo che il filamento si
> interrompe il circuito e' ancora chiuso e al differenziale non torna tutta
> la corrente (ionizzazione del gas della lampada e/o calore latente di
> sublimazione del tungsteno).
Ionizzazione e calore latente non c'entrano un bel niente: non sono
corrente
ne' cariche. Inoltre stiamo parlando di corrente alternata!
Un differenziale puo' agire solo se esiste un'altra via per la corrente
(dispersioni a massa) che qui non sono in questione.

Io non so nemmeno se il fenomeno da cui e' partita la discussione sia
reale;
ma se lo e', l'ipotesi piu' probabile e' un cortocircuito prodotto dal
metallo
che evapora e si deposita sul vetro.
Ma sono tutt'altro che convinto...
-------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Sun Jan 24 1999 - 00:00:00 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:42 CET