Sull'olismo, sull'inconsistenza dell'olismo
Una persona qualificata, a proposito dell'olismo, mi ha scritto:
> In estrema sintesi direi che [l'olismo] afferma
> che il tutto maggiore della somma delle parti.
Rifletterei su questo.
Rifletterei su cosa significa "somma".
Il punto � proprio cosa significa "somma".
L'inconsistenza dell'olismo si comprende proprio tentando di esplicitare
questo concetto di "somma delle parti". Perch� con tale tentativo ci si
rende conto che anche per il riduzionista il tutto non � la "somma delle
parti". Anche per il riduzionista, il tutto �: le parti con una qualche
organizzazione. E la descrizione dell'organizzazione � proprio la
comprensione riduzionista del "tutto" di turno. In realt�, l'olismo
differisce dal riduzionismo non sull'idea che il tutto sia la "somma
delle parti" o meno, bens� sul tipo di descrizioni considerate possibili
dell'organizzazione delle parti. � sempre l'organizzazione l'oggetto
della comprensione, sia per il riduzionismo che per l'olismo. La
differenza � nella risposta alla domanda: in che modo posso descrivere
l'organizzazione? E la vera differenza �: quanto _a_fondo_ posso
descrivere l'organizzazione? L'olismo � semplicemente meno ambizioso del
riduzionismo. Perch� in fondo l'olismo non � altro che una delle
filosofie del tipo "ignorabimus". A cui dobbiamo rispondere: noi
dobbiamo sempre supporre che sia possibile conoscere nella maniera pi�
"pretenziosa" (i.e. precisa, completa, deterministica, ecc.) possibile.
Giovanni
Received on Thu May 27 2010 - 21:22:10 CEST
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