Q.E.D. o non Q.E.D. ?

From: A.L.I.E.N. <rigel_at_col.it>
Date: 1998/12/11

Qualche tempo fa' ho "postato" un messaggio dal
titolo : " Q.E.D chi era costei? " .
Non ho ricevuto ne' risposta ne' commenti forse perche'
chi poteva farlo era in "altre faccende affaccendato" o
forse perche' i miei ragionamenti risultavano troppo
"oscuri".

Vorrei riproporre l' essenza di quel messaggio con
un' aggiunta chiarificatrice:
Quello che cerco di chiarirmi , o che qualcuno mi
aiuti a chiarire , e' se nelle interazioni tra particelle
reali e particelle (e fotoni) virtuali descritte
dalla Q.E.D. possa essere compatibile una natura
intrinsecamente caotica di tali interazioni .
Esistono diverse pubblicazioni specialistiche che
trattano di sistemi quantici e caos deterministico
quindi la "questione" non mi sembra ne' peregrina
e neanche con poche possibili ricadute in campo
fisico e non .

Qui di seguito ripropongo il post precedente:

P.S.: tengo a chiarire che non sono "uno del mestiere",
mi si passi quindi qualche inesattezza o ingenuita' .



 Consideriamo un elettrone che risulti libero.
 Se prendo due istanti e faccio un bilancio delle
 relative q. di moto ottengo ovviamente una
 conservazione di tale grandezza .

 Posso fare cio' attraverso la tecnica di Feynman :
 considero tutte le possibili emissioni e assorbimenti
 di elettroni/fotoni virtuali con diversa probabilita' di
 presentazione di cui devo tener conto nella somma
 (integrali di percorso)di tutti i contributi (che poi devo
 normalizzare?), delle q. di moto,ed il bilancio tra i
due istanti suddetti deve tornare uguale .
I fotoni virtuali che sono emessi in una posizione
della linea spazio-temporale dell' elettrone generano
una cascata di possibili elettroni e poi fotoni virtuali
che non sono in genere assorbiti tutti in un altra
singola posizione (o no ! ), cio' vuol dire che
comunque per avere la conservazione della q.di moto
in ogni istante devo avere un bilancio tra cio' che viene
assorbito e cio' che viene emesso, indipendentemente
dalla sua provenienza .
Ma se gli intervalli di tempo,relativi ai due istanti in
questione,in cui considero tale bilancio (forse dovrei
parlare piu' correttamente d' impulso)sono sufficientemente
piccoli ,le misure dell' energie dei relativi fotoni e quindi
le loro q. di moto possono essere sensibilmente diversi .
I bilanci tornano solo per intervalli di tempo abbastanzi ampi ?
Cioe' i fotoni virtuali fanno un po' quello che (statisticamente)
vogliono basta che alla fine della fiera (intervallo abbastanza
lungo, si fa' per dire !) i conti,o meglio le misure, tornano?

Dove mi sbaglio ?
(Non e' detto che sia un sol punto spazio-temporale !)

Grazie a chi mi rispondera' , in maniera possibilmente
capibile .


                                                   A.L.I.E.N.

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Received on Fri Dec 11 1998 - 00:00:00 CET

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