dafne wrote:
> Se ho capito bene, la precessione � una rotazione dell'asse terrestre
> su se stessa, tale che prolungandone l'estremo verso le stelle fisse
> questo vari, in tempi lunghissimi, le costellazioni con le quali si
> incontrerebbe.
> Ci� che vorrei mi si chiarisse e se evidentemente l'angolo con cui ruota
> tale asse non sia tale da invertire, a parit� di periodo dell'anno
> solare, dopo 13000 anni, l'inclinazione del piano che attraversa per
> cos� dire l'equatore terrestre nei confronti del sole, modificando il
> tal caso l'emisfero che si espone maggiormente ai raggi solari.
> Ma ... scusate l'ignoranza mi � sorto un dubbio atroce.... perch�
> proprio in estate la Terra dovrebbe trovarsi nel punto pi� lontano dal
> sole? Possono semplicemente le inclinazioni dei raggi solari
> giustificare perch� quando si trova pi� vicina ci sarebbero le stagioni
> intermedie, meno calde?
Allora, cominciamo dalla fine :-)
La Terra orbita attorno al sole seguendo un'orbita ellittica, non
circolare, ed il Sole sta in uno dei due fuochi dell'ellisse.
L'eccentricita' dell'ellisse e' molto piccola (mi sembra che si chiami
cosi'), cioe' se vedi l'ellisse come un cerchio "shiacciato" lo
schiacciamento e' molto piccolo, pero' c'e'. Da cio' consegue che la
Terra non e' ad una distanza fissa dal Sole, ma questa distanza varia
tra il perielio (cioe' il punto in cuo la Terra e' piu' vicina al Sole)
e l'afelio (il punto in cui e' piu' lontana). Questa e' una pura
questione geometrica. Il fatto che l'estate boreale (la nostra)
corrisponde al periodo in cui la Terra si trova all'afelio e' un dato di
fatto. Il fatto che sia estate dipende invece dall'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre, e quindi dall'incidenza dei raggi
solari, la maggior lunghezza del giorno rispetto alla notte, etc.
Durante il moto di precessione, l'asse di rotazione ruota a sua volta
attorno al punto di intersezione dell'asse stesso con il piano orbitale,
descrivendo una coppia di coni. Importante e' che l'asse formera' sempre
lo stesso angolo con il piano orbitale (piu' o meno, infatti mi pare di
ricordare che ci siano delle oscillazioni, o mi sbaglio?), e questo
dovrebbe rispondere in parte alla tua prima domanda.
Questo significa prima di tutto che le stagioni continueranno a
succedersi cosi' come le conosciamo, e significa anche che, tra un sacco
di tempo (13.000 anni diceva Fabri), quando la situazione sara'
invertita, l'inclinazione dell'asse orbitale fara' si' che l'estate
boreale avra' luogo quando la Terra si trovera' al perielio.
La minor distanza della Terra al Sole in estate e la maggior distanza in
inverno potrebbe causare estati piu' calde e inverni piu' freddi, ma non
so onestamente di quanto: infatti questa e' la situazione che c'e'
adesso nell'emisfero australe.
Ora consideriamo il sistema solare dall'esterno: la terra percorre
l'orbita ellittica e i due assi di questa ellisse puntano in due
direzioni precise. Non so se la direzione di questi assi sia fissa o se
anche questa sia soggetta ad un qualche moto rotatorio. In questo
secondo caso i due effetti si sommerebbero, poiche' anche afelio e
perielio si troverebbero a ruotare attorno al sole.
Se si puo' assumere (o se e' proprio cosi') che gli assi dell'orbita
non ruotino, allora tutto il discorso si esaurisce in quanto detto
sopra, e si avrebbe anche la conseguenza che, tra 13.000 anni, in estate
si vedrebbero le costellazioni che adesso si vedono in inverno e
viceversa.
Sono arrivato in fondo, era ora! :-)
Spero solo di non aver fatto troppi errori, qualsiasi correzione o
smentita e' (ovviamente) gradita!!!
--
Lorenzo
lgiltri_at_bigfoot.com
Received on Fri Oct 16 1998 - 00:00:00 CEST