UN QUESITO SULLA RELATIVITA'
Marco Coletti ha scritto:
> Queste considerazioni spostano solo il problema: adesso ci si deve chiedere
> cosa e' un sistema di riferimento inerziale e perche' mai chi sta sulla
> Terra debba essere in un sistema di riferimento grossomodo inerziale mentre
> chi se ne va in giro con l'astronave accelerando (ma rispetto a cosa?)
> invece no...
1) Ti accorgi di essere in un rif. inerziale per il fatto che non senti
forze apparenti.
2) In ogni modo, per l'effetto gemelli non e' necessario che uno dei due
gemelli non acceleri: possono accelerare entrambi, purche' in modo
diverso.
Claudio Pipitone ha scritto:
> Per questa ragione, IMHO, il paradosso che emerge ragionando secondo
> la fisica classica, e' superabile sotto le condizioni poste dalla
> relativita' spaziotemporale, solamente ipotizzando uno spazio curvo,
> in modo che anche S sia = ad S'.
Quale paradosso? Io non riesco a vederlo.
Due orologi si lasciano, poi si ritrovano.
Non segnano lo stesso tempo.
Hanno percorso curve diverse nello stesso spazio-tempo (lorentziano) e
non c'e' niente di strano che segnino tempi diversi, visto che il tempo
(proprio) non e' che la lunghezza della curva percorsa.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Sat Oct 17 1998 - 00:00:00 CEST
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