precessioni e stagioni

From: F:Martinelli <Franco.Mar1_at_mail.dex-net.com>
Date: 1998/10/17

Le spiegazioni di Lorenzo sono sostanzialmente corrette e, mi pare, anche
abbastanza chiare.

Ad integrazione di quanto esposto precisiamo che:
1)L'inclinazione dell'asse terrestre sul piano dell'orbita rimane
praticamente costante
(66�33') per tutta la durata del ciclo di Precessione (circa 26.000 anni).
Al fenomeno della Precessione per� si associa e sovrappone anche quello
della Nutazione.
Esso consiste in una ulteriore oscillazione periodica (18 anni
circa) di piccolissima entit� il cui risultato � quello di far oscillare
l'inclinazione dell'asse attorno al valore sopra riportato che quindi deve
essere inteso come valore medio.
Questo fenomeno della ulteriore oscillazione era gi� stato osservato fin
dall'antichit� ed indicato con il termine di "trepidazione"

2) l'orientamento della ellisse orbitale della Terra nello spazio non �
costante ma subisce una lenta variazione. L'asse maggiore dell'ellisse (che
unisce il Perigeo all'Apogeo) prende il nome di linea degli absidi e ruota
in senso opposto al senso di rotazione della Precessione. Tale moto, pari a
circa 11" d'arco all'anno (se ben ricordo) prende il nome di Progressione
del Perigeo.

3) Le stagioni si ripresentano all'uomo con la consueta regolarit� durante
tutto il ciclo precessionale, per il semplice fatto che l'anno solare (anno
tropico) tiene gi� conto del fenomeno della Precessione.
La definizione di anno tropico � infatti la seguente (semplificando):
"L'intervallo di tempo tra due successivi passaggi del Sole nel Punto Gamma
o Equinozio di Primavera ".
Che poi il Punto Gamma si muova lungo l'orbita per effetto della Precessione
(+ Nutazione) questo � ininfluente.
(Il Punto Gamma � un punto arbitrario di riferimento scelto dall'uomo come
"origine" per la misura di numerosi elementi astronomici)
Lo sfasamento tra eventi stagionali e data di calendario, riscontrato
frequentemente nel passato, era dovuto solo alla imperfezione del
calendario adottato dall'uomo in tale momento e alla non esatta conoscenza
della effettiva durata dell'anno tropico.

4)Poich� il Punto Gamma "scivola" lungo l'orbita incontro alla Terra si ha
che la Primavera (ed ovviamente tutte le altre stagioni) si verifica in un
punto sempre diverso dell'orbita stessa e, data la sua forma ellittica e la
Progressione del Perigeo, ad una diversa distanza dal Sole.
Attualmente accade che nel periodo estivo (1.� Luglio) la Terra si trovi nel
punto pi� lontano dal Sole (apogeo), ma non � stato n� sempre sar� cos�. Tra
13000 anni l'estate inizier� quando la Terra sar� ad una delle minori
distanze possibili dal Sole.
Chi ci sar� allora, vivr� le stagioni esattamente come le viviamo noi, salvo
il fatto che, essendo la Terra pi� vicina al Sole, si avranno estati un po'
pi� calde ed inverni un po' pi� miti.

5)Per la 2.a legge di Keplero la Terra percorre l'orbita non a velocit�
costante ma diverse a seconda della posizione. Quando � pi� vicina al Sole
corre pi� veloce, quando � lontana va pi� lentamente. Cos� essa percorre un
identico tratto della sua orbita in un tempo maggiore o minore; cio� le
stagioni hanno durate variabilmente diverse. Attualmente l'estate dura circa
93 giorni e l'inverno 89. Tra 13000 anni accadr� il contrario.

E' ovvio che queste "oscillazioni astronomiche" si riflettano sul clima
della Terra ma sono quantitativamente poco accentuate.
La differenza di distanza della Terra dal Sole non � poi cos� marcata (a
causa del piccolo schiacciamento dell'orbita terrestre) per cui dal punto di
vista climatico (se si considera solo questo effetto) non vi dovrebbero
essere stravolgimenti catastrofici. La differenza di radiazione solare
incidente sulla Terra, � dell'ordine del 5-6%.
Esistono comunque anche altri fenomeni plurisecolari che influenzano il
percorso della Terra attorno al Sole; ad es. anche lo schiacciamento
dell'orbita non � costante.

Una delle conseguenze astronomiche, per cos� dire, "pi� vistose" della
Precessione � la migrazione della Stella Polare.
Poich� l'asse punta in direzioni sempre diverse capita che a volte sia
orientato in direzione di una stella che per l'occasione prende il nome di
Stella Polare; altre volte punta dove non c'� niente di visibile o cospicuo
e quindi non si ha Stella Polare.
Attualmente l'asse punta (nell'emisfero celeste Nord) nei pressi della
stella di nome Alruccabah della costellazione Orsa Minore. Nel corso dei
prossimi secoli, dopo un ulteriore modesto avvicinamento, l'asse si
allontaner� dalla nostra attuale Stella Polare, per cui vi sar� un periodo
abbastanza lungo in cui essa non esister� per poi, di nuovo, essere
sostituita da altre stelle.

F.Martinelli
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Istituto Tecnico Nautico Statale "ARTIGLIO"
Viareggio (LU)
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Received on Sat Oct 17 1998 - 00:00:00 CEST

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