UN QUESITO SULLA RELATIVITA'

From: Lorenzo Giltri <lgiltri_at_bigfoot.com>
Date: 1998/10/14

Veschini Lorenzo wrote:
>
> Il paradosso dei gemelli in se' mi e' piu' o meno chiaro ma, state bene
> attenti, chi decide quale dei due si muove alla velocita' c?
> Insomma per quello sull'astronave e' la terra che viaggia a 300 000 Km/s.
> Grazie per le risposte.

Credo che il paradosso si basi non sul fatto di viaggiare alla velocita'
c (o prossima a c), quanto sul fatto di aver dovuto accelerare sia per
raggiungere quella velocita' che per tornare indietro.

Mentre si trovano in moto rettilineo uniforme relativo, l'unico modo che
hanno per confrontare i loro tempi e' quello di scambiarsi messaggi che
vanno a velocita' c. Se ciascuno inviasse impulsi ad intervalli costanti
entrambi misurerebbero gli stessi intervalli tra due impulsi successivi
ricevuti, e questi intervalli sarebbero maggiori rispetto a quelli con
cui ciascuno trasmette, a causa della velocita' reciproca. Ciascuno
misurerebbe lo stesso ampliamento degli intervalli, e lo attribuirebbe
alla velocita' dell'altro. Finche' ci si trovasse in questa situazione
non ci sarebbe alcun modo per stabilire quale dei due si stia muovendo e
quale sia 'fermo'.

Il fatto e' che, se sono gemelli, hanno dovuto per forza trovarsi nello
stesso luogo (e quindi nello stesso sistema di riferimento) in un certo
istante (diciamo contemporaneamente).
Analogamente, per verificare se uno dei due e' invecchiato piu'
dell'altro, e' necessario che gli stessi gemelli si ritrovino un'altra
volta nello stesso punto contemporaneamente. Cio' significa che uno dei
due ha dovuto subire un'accelerazione in una direzione per allontanarsi,
poi un'analoga accelerazione all'indietro per fermarsi e tornare, e poi
ancora per fermarsi.

In questi periodi di accelerazione, si e' trovato in un sistema non
inerziale, quindi distinguibile dal sistema in cui si trovava l'altro
gemello. E' lui quindi quello che invecchia meno.

Tutto questo ragionamento, essendo un paradosso, prescinde dalla
effettiva realizzabilita' pratica della cosa, quindi dalle difficolta'
"tecniche" da affrontare per realizzare l'esperimento.

Spero di non aver clamorosamente mancato il bersaglio.

Ciao!
-- 
Lorenzo
lgiltri_at_bigfoot.com
Received on Wed Oct 14 1998 - 00:00:00 CEST

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