Re: Domanda sulla Relatività Ristretta

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Tue, 4 Jul 2023 04:25:55 -0700 (PDT)

Il giorno martedì 4 luglio 2023 alle 05:25:04 UTC+2 Eustachio Manfredi ha scritto:


> Se cambi la sincronizzazione cambia la relazione tra Dt e Dt0, e si può sincronizzare in K in modo da ottenere Dt=Dt0 oppure anche Dt < Dt0
>
>

> Comunque sono d’accordo che utilizzare la dipendenza delle misure dalla sincronizzazione non è un criterio valido per definire la “realtà” o “apparenza” dei fenomeni. Parlerei piuttosto di fenomeni convenzionali/ non convenzionali.


Le *misure* non dipendono dalle sincronizzazioni. Dt *non è* una misura. È una definizione data in termini di misure e di scelte convenzionali.
Assumendo la sincronizzazione standard si pone
(*) Dt=Sqrt[(Dx/c)^2+Dtau^2]
Dx si misura in K mediante regoli fissi in K;
Dtau viene misurato dall'orologio fisso nel riferimento K' in cui evento iniziale e finale avvengono nello stesso punto.
In sincronizzazione non standard si usa una funzione qualsiasi phi(P) e si pone
Dt=Sqrt[(Dx/c)^2+Dtau^2]+phi(P_fin)-phi(P_in)

e, come dici sopra, per opportune phi(P), si può ottenere Dt=Dtau o anche Dt<Dtau. In sincronizzazione standard, dalla (*) segue banalmente Dt>Dtau.

Quando si ha a che fare con eventi space-like il discorso va modificato perché non esiste alcun K' nel quale evento iniziale e finale avvengono nello stesso punto.

Resta fermo il fatto che le *misure* (Dx e Dtau) *non* dipendono certo dalla scelta convenzionale della sincronizzazione (cioè non dipendono dalla phi(P) scelta).

Bruno Cocciaro.
Received on Tue Jul 04 2023 - 13:25:55 CEST

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