Ci sono quasi ... (BIS)

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1998/09/27

Massimo Boninsegni ha scritto:
> Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote:
>> Dove l'hai pescata codesta formula? Non esiste nella fisica che
>> conosco...
>
> Sicuramente invece esiste in quella che ho studiato io (si veda, ad esempio,
> ``Modern Physics for Scientists and Engineers'', di S. Thornton e A. Rex,
> Terza Edizione, Capitolo 3, Saunders College Publishing (1993) pagina 86,
> oppure A. Beiser, ``Concepts of Modern Physics'', Quarta Edizione,
> McGraw-Hill (1987), pagine 82-83, od anche J. D. McGervey, ``Introduction to
> Modern Physics'', Academic Press (1983), pagg. 508-511).
Punto primo: io mi riferivo all'uso della legge di gravitazione di
Newton con dentro la massa del fotone. Questa credo che non l'avrai mai
vista neanche tu.

> Si tratta di una ``massa effettiva'' che viene associata al fotone per
> calcolare lo spostamento in frequenza del medesimo dovuto all'attrazione
> gravitazionale (il cosiddetto ``gravitational redshift''; non ci vuole la
> relativita' generale per calcolarlo).
Lo so fin troppo bene, ma lo ritengo un modo improprio (per non dire
peggio) di arrivare al redshift. Comodo, ma assai "misleading".

> Tale spostamento in frequenza e' stato misurato sperimentalmente da Pound e
> Rebka, alla Harvard University, nel 1960, utilizzando raggi gamma unitamente
> all'effetto Mossbauer [1].
Verissimo. Faccio solo notare che la previsione di Einstein (che e' del
1911) non segue affatto il ragionamento che tu riprendi da quei testi, e
che e' purtroppo molto diffuso.

> Naturalmente bisogna prendere la parola ``massa'' con cautela, ed
> interpretarla correttamente. La relativita' generale insegna che la luce
> viene curvata dal campo gravitazionale, per cui in un certo qual modo si
> comporta come se avesse una ``massa''. In determinate circostanze, tale
> effetto puo' venire quantificato in modo assai semplice, come mostrato
> sopra, utilizzando concetti di fisica classica non relativistica.
Il guaio e' che non si sa quali siano queste determinate circostanze,
finche' non si sa fare il ragionamento con la RG.

Come avrai capito, io sono recisamente ostile all'uso della massa
relativistica, massa dei fotoni, ecc.
Sono la causa di tutta una confusione di idee, di cui non c'e' nessun
bisogno, visto che i ragionamenti si possono fare altrettanto semplici
ma puliti.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Sun Sep 27 1998 - 00:00:00 CEST

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