Re: Domanda sulla Relatività Ristretta

From: Dino Bruniera <dino.bruniera_at_gmail.com>
Date: Wed, 5 Jul 2023 02:18:49 -0700 (PDT)

Il giorno martedì 4 luglio 2023 alle 23:00:04 UTC+2 Pier Franco Nali ha scritto:
> Il giorno lunedì 3 luglio 2023 alle 08:05:04 UTC+2 Dino Bruniera ha scritto:
> > Il giorno domenica 2 luglio 2023 alle 17:25:04 UTC+2 Giorgio Pastore ha scritto:
> > > Il 02/07/23 11:42, Dino Bruniera ha scritto:
> > >
> > >
> > >
> > > Sul reale/apparente non credo che F. ti seguirebbe. E neanch'io: vedo
> > > una nozione "ingenua" di realtà. …….
> >
> > >
> > > Astratto quindi, ma non apparente.
> > Si, forse in questo caso non è molto corretto usare il termine apparente.
> >
> Ancora sul dualismo reale/apparente della contrazione forse può essere utile riportare il seguente brano, sempre dal libro di Born (p. 213):
> << The view of Einstein’s theory about the nature of the contraction is as follows:
>
Ho letto il brano.


In breve nella parte finale del brano c'è la conclusione che nella RR un regolo ha lunghezze diverse in relazione al punto di vista dell'osservatore. Una di queste lunghezze, la lunghezza statica o lunghezza propria, è la più grande, ma non per questo è più reale delle altre. E fare una distinzione fra "apparente" e "reale" in questo senso, è troppo semplificativo.

Mentre per la RR ogni sistema può essere considerato a riposo e misura i regoli posti nei sistemi in moto rispetto a se stesso, contratti.
Per esempio se nel sistema A c'è un regolo lungo un metro e nel sistema B c'è un altro regolo lungo un metro.

Se i due sistemi si muovessero l'uno rispetto all'altro, al sistema A risulterebbe che il regolo nel sistema B sia contratto, mentre al sistema B risulterebbe che è il regolo del sistema A ad essere contratto.
Ma non può essere reale che tutti e due i regoli siano veramente contratti.
Ecco perché, almeno a mio parere, anche se la misurazione è reale, la contrazione dei regoli della RR è apparente.


Ciò, a mio parere, è dovuto alla necessità di considerare la velocità della luce uguale a c ed isotropa, sia per il sistema A che per il sistema B.
Fenomeno che nella realtà è impossibile e che Einstein stesso ha affermato come dovuto ad una convenzione.


Il tutto, sempre a mio parere, è dovuto alla necessità che ogni sistema consideri se stesso a riposo e tutti gli altri sistemi in moto, il che risolve il problema delle asimmetrie dell'elettrodinamica di Maxwell, ma crea problemi di compatibilità con le osservazioni cosmologiche, che sono reali.


A conferma di questa mia deduzione, riporto un brano tratto dall'articolo di presentazione della RR da parte di Einstein, del 1905 (L’elettrodinamica dei corpi in movimento, pagina 8):

"Per mezzo di questi risultati è facile trovare le quantità ξ, η, ζ in modo tale da esprimere con le equazioni che la luce (come richiede il principio della costanza

della velocità della luce assieme al principio di relatività) anche quando è misurata nel sistema in moto si propaghi con la velocità V."

Dino Bruniera
Received on Wed Jul 05 2023 - 11:18:49 CEST

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