Il giorno martedì 4 luglio 2023 alle 15:40:04 UTC+2
Bruno Cocciaro ha scritto:
> .... Il fatto che la (*) sia verificata o meno prescinde totalmente dalle scelte convenzionali che scegliamo di adottare durante la fase di sincronizzazione di orologi distanti.
Se questa sincronizzazione è problematica, si potrebbe farne a meno?
Faccio un esempio: considerando il moto del Sole di 370 km/s e la
sensibilità degli attuali orologi, dovrebbero bastare 300 metri fra una
rilevazione e l'altra per misurare con sufficiente precisione il tempo di
volo di un impulso luminoso (ovviamente in favore e in sfavore di questo
moto del Sole).
Puntiamo i 300m verso una stella in direzione del moto di 370 km/s.
Sincronizziamo due orologi posti a metà dei 300 metri e lasciamoli lì.
Interrompiamo la luce della stella con un cartoncino, un sensore posto
all’inizio del 300 metri informi uno degli orologi facendo sì che memorizzi
l’orario, idem farà un altro sensore posto in fondo ai 300 metri e il secondo
orologio memorizzerà l'orario. Così si avrà il tempo di volo della luce.
-
Ma come trasportare l’informazione per 150 metri dalle due estremità
ai due orologi al centro? Penso a due impulsi elettrici convogliati tramite
due cavi elettrici identici (“accordati” come si vede fare in
https://www.youtube.com/watch?v=FV1_K6uT1ac dove misurano il
tempo di volo di un pacchetto di elettroni fra due sensori posti all’inizio
e alla fine di un acceleratore lineare).
Poiché i due cavi sono in linea, una eventuale “contrazione” dei cavi dovuta
al loro moto di 370 km/s sarebbe identica, pertanto non sarebbe un
problema. Però c'è chi considera un problema il fatto che i due impulsi elettrici
vanno in senso opposto, ma se un problema esiste non dipende certo dai
postulati derlla RR, un segnale elettrico non è un'onda elettromagnetica viaggiante
nel vuoto, l’elettricità viaggia a 0,7c Anche la velocità della luce cambia nel vetro:
In QED di Feynman leggo che il fotone che arriva viene *diffuso* dagli elettroni del
vetro e il fotone che procede è sempre un *nuovo* fotone. In questo caso il "mezzo"
esiste come esiste nel segnale elettrico e i fili si muovono solidali col sistema solare,
con l'apparato e col misuratore. Cosa potrebbe succedere?
Qualcosa però mi sfugge perchè quando anni fa proposi una cosa del genere,
Cocciaro obiettò che potevano esserci delle "salite" ad intorbidare le acque: non
potrebbe oggi essere più esplicito?
Received on Wed Jul 05 2023 - 19:05:33 CEST