Elio fabri ha detto:
> Il problema e' ben noto. Come dicevo sopra, ci sono diverse correnti.
> La posizione estrema (Wigner) attribuisce alla coscienza
> dell'osservatore, inteso come essere pensante, un ruolo decisivo nel
> terminare la catena che fa passare da un sistema a un altro, a un
> altro...
>
> In proposito c'e' una bella obiezione di Bell:
> "Forse la funzione d'onda dell'universo ha dovuto aspettare per fare il
> salto (quello che ha portato alla definitezza macroscopica) migliaia di
> milioni di anni finche' e' apparsa la prima creatura vivente costituita
> da una singola cellula? Oppure ha dovuto attendere un po' di piu',
> finche' non e' emerso un sistema piu' qualificato ... uno con un
> Dottorato di Ricerca?" (in fisica, aggiungo io :-)) ).
> (Prendo la citazione da "Filosofia della fisica", AA.VV., B. Mondadori
> editore. Ci troverai un sostanzioso capitolo (260 pagine) di G.
> Ghirardi, tutto dedicato a questi temi.)
>
> -------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica
> Universita' di Pisa
>
> ------------------------------------------------------------------------
Bella l'obiezione di Bell? Intanto un'affermazione in questo campo
dovrebbe
prescindere da condizionamenti di tipo estetico...
Scherzi a parte, questa frase presuppone due principi, che poi sono due
facce
della stessa medaglia, e che ormai sono piuttosto datati: 1�) che nella
spiegazione della natura si possa prescindere dalla coscienza, intesa
non solo
come "osservatore", ma pi� propriamente come "principio donatore di
senso"; 2�)
che una qualsiasi "funzione" possa essere definita tuot court come
propriet�
dell'universo (se non ho capito male). Anche questa mi sembra una
questione
ormai "impolverata"...
Valerio G.S.
p.s. anch'io sono nuovo del NG, e devo dire che mi piace, soprattutto
perch� c'�
variet� di persone, di conoscenze, ecc. Un saluto a E.Fabri. ;o)))
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Received on Wed Sep 09 1998 - 00:00:00 CEST