Principio di indeterminazione

From: Charlie <fam.datteri_at_iol.it>
Date: 1998/09/02

Salve a tutti, scusate l'"intrusione": non sono un fisico ma uno
studente di Filosofia, e mi interesso di storia della scienza.
Leggendo testi sulla MQ e sul principio d'indeterminazione, ho sempre
avuto una curiosita' che non mi e' mai riuscito di soddisfare. Dunque,
mi sembra abbastanza chiaro che, tra le conseguenze
dell'indeterminazione (presa come una proprieta' intrinseca
dell'universo) ci sia il fatto che parte integrante del sistema
osservato diventa anche lo strumento di misura. Ora, il concetto di
"sistema" viene definito come una "porzione" di universo, precisamente
quella che sto osservando, che in qualche modo puo' interagire con
altri "sistemi". Ma se, nella MQ (o meglio, nell'interpretazione di
Copenhagen) il sistema contiene anche il soggetto osservatore, si
incorre, intuitivamente, in una difficolta' concettuale. Ci vorrebbe
un altro "osservatore" per osservare il sistema; ma, andando avanti
cosi', si finisce che inevitabilmente il sistema diventa tutto
l'universo.
Forse questo e' un problema che non interessa molto un fisico, ma a me
sembra abbastanza importante. Se le cose stanno proprio cosi', allora
COSA osserva un fisico che compie una misurazione su una particella?
Quanto osserva di quella particella e quanto dello strumento di
misura? E le relazioni di indeterminazione a cosa si riferiscono in
questo ordine di idee?

Scusate di nuovo la pedanteria, e saluti a tutti!
Received on Wed Sep 02 1998 - 00:00:00 CEST

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