Direi che le osservazioni di Valter sono tutte giuste.
Io ho cercato di mantenere il livello della mia risposta non troppo
preciso e forse ho sbagliato.
Il fatto che non si possa scegliere un fotone come sistema di
riferimento
ritengo pero' che lo distingua bene da una particella.
Per il fatto che il fotone sarebbe una particella se la MQ non valesse
non sarei molto d'accordo, semplicemente non avremmo piu' bisogno di
definire un fotone perche' non ci sarebbe la quantizzazione del campo
elettromagnetico.
(Quindi niente hemiltoniana del campo da quantizzare)
Per quanto riguarda il fatto che il fotone viaggia anche rispetto a se
stesso alla velocita' della luce sono d'accordo con te che non vuol dire
niente, sta proprio li' il paradosso perche' per quanto ne so io il
fotone e l'unica
entita' fisica a cui non e' associabile un sistema di riferimento che si
muove con lui.
Per quanto riguarda l'ultima tua osservazione direi che hai ragione, non
ho separato bene il concetto di onda elettromagnetica da quello di onda
associata a un fotone.
Meglio pero' precisare una cosa.
Il campo cosiddetto classico nasce dal valor medio dell'operatore del
campo e questo e fuori dubbio. Il problema pero' e' piu' sottile.
Prendiamo un campo classico monomodo questi e' ottenuto si da il valor
medio dell'operatore campo. Questo pero' e applicato a delle funzioni
d'onda che sono combinazioni lineari di stati che sono autofunzioni
dell'hemiltoniana del campo scritta a sua volta come combinazione
lineare di oscillatori armonici (i modi appunto).
L'operatore campo pero' seleziona esattamente un solo modo quindi un
solo vettore k tra tutti quelli della combinazione a cui e' associato a
un solo modo del campo.
Si puo' pero' sempre definire uno stato a un sol fotone, allora non so
se ha ancora senso di parlare di onda elettromagnetica, ma sta di fatto
che la combinazione lineare che da l'autofunzione e' composta da un solo
elemento (che e' un modo normale al primo stato eccitato) che ha come
vettore K dello spazio di Fourier il vettore k del modo associato a quel
fotone. Ora, se prendiamo le oscillazioni di Rabi, li si parla di un
atomo che interagisce con un il vuoto e che se e' in uno stato eccitato,
puo' cedere per emissione spontanea un fotone alla cavita' in cui si
trova. Ora, il campo generato da quel fotone penso che abbia lo stesso k
del fotone. (Sperimentalmente le cavita' risonati per avere le
oscillazioni di Rabi si fanno quindi non e' un problema solo teorico).
Vorrei discutere di tutto cio' ancora, visto che mi sono accorto di
essere molto arrugginito su questo problema. So gia' di non essere stato
molto chiaro
e mi scuso
Ciao
Simone
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Received on Wed Aug 19 1998 - 00:00:00 CEST